vedute e paesaggi

decorazione pittorica, 1700-1799

Sulle pareti del refettorio si osservano diciotto decorazioni e vedute paesaggistiche incorniciate da dorati festoni vegetali, racchiuse in medaglioni tondi, quadrati, rettangolari raffiguranti città e rovine, luoghi e architetture reali e fantastiche, paesaggi, scene mitologiche

  • OGGETTO decorazione pittorica
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
  • AMBITO CULTURALE Ambito Parmense
  • LOCALIZZAZIONE Langhirano (PR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Si riconoscono vedute reali di Venezia, popolata da un coteo di scure gondole guidate da gondolieri indossanti divise dai vivaci colori, di piazza Navona a Roma animata da cavalieri a piedi e a cavallo, alternate ad altre di estrazione storico-mitologica quali il Colosso di Rodi e il volo di Icaro, la fuga di Enea ed Anchise da Troia in fiamme, il gruppo di Ercole e Anteo e altre ancora, di pura fantasia sul gusto del "capriccio" raffiguranti rovine di templi classici, anfiteatri, vittorie alate, statue equestri, torri di cinta, porte di ingresso alle città. Sebbene, talvolta le scene siano vivacizzate da tinte forti, dalle tonalità rosso arancio, predominano però toni chiari e sfumati, azzurri, verdi delicati, marroni stemperati con i gialli. Gli affreschi sono venuti alla luce in seguito agli interventi di restauro effettuati tra il 1992-93 nel reffetorio della Badia. Si tratta di opere che, per le tematiche trattate, sembrerebbero poco affini al luogo e alla funzione della sala tanto che l'iconografia dei soggetti rappresentati ha fatto sorgere dubbi sulla destinazione d'uso di questo locale nel corso dei secoli. Sembrerebbe trattarsi di affreschi puramente decorativi, espressione del gusto settecentesco. Sconosciuto, come le motivazioni che possono aver suggerito i dipinti, è l'autore, forse un giovane artista di passaggio che, seguendo la moda del tempo, faceva un tour lungo l'Italia per completare la sua formazione o forse un pittore al seguito della corte ducale. Gli afferschi considerati sono emersi sotto ben quattro strati di colore di cui due bianchi, uno rosa carico e una rozza decorazione a strisce rosse e blu. Nelle pareti nord e sud sono emersi rispettivamente quattro tondi disposti in modo simmetrico ai lati delle finestre, due arconi sopra di esse e un rettangolo sotto ciascuna mensola dell'arcata centrale. Nelle pareti ovest ed est sono presenti, quasi integri, soltanto i tondi mentre i motivi centrali sono andati perduti a causa, nelle parete ovest, della chiusura e tamponatura della canna fumaria del camino, anch'esso rinvenuto durante i lavori, nella parete est dell'inserimento del grosso pulpito. Nelle finestre della parete sud sono dipinti finti vetri a tondini. I paesaggi della decorazione più tarda sono stati eseguiti ad affresco, su di un intonaco spesso e ruvido poggiante direttamente sul supporto murario, ciascuno nell'arco di una giornata. Sugli arconi sono state rinvenute ridipinture a tempera dovute al fatto che questi paesaggi, essendo stati conservati in vista per più tempo, avevano già subito un intervento di restauro. Lo schema delle cornici a festoni che inquadrano i diversi soggetti rappresentati, è stato realizzato con incisioni indirette, tracciati, quindi, tramite cartoni e, in pochi casi, segni dic spolvero
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800309252A-0
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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