Madonna in adorazione del Bambino dormiente

dipinto, 1475 - 1499

Personaggi: Madonna; Gesù Bambino. Decorazioni: mandorla

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
  • ATTRIBUZIONI Araldi Alessandro (cerchia)
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Tacconi Francesco
  • LOCALIZZAZIONE Langhirano (PR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'interessante affresco si trova alla sommità di una parete a ridosso della crociera, in un ambiente all'estremità esterna del giardino che conduce alla chiesa, ora accessibile solo dal monastero. E' un vano a doppia volta a vela probabilmente in origine a travatura in legno, destinato a luogo di accoglienza da cui si accedeva al "Dormitorio religiosi famillatu/s, come si legge in un'iscrizione a caratteri gotici ancora esistente sulla parete a fianco della porta d'accesso al chiostro. L'immagine, se pur abrasa nelle linee marginali della mandorla e in particolare nella parte della tesat della Vergine, è suficientemente integra nel disegno elegante delle forme e nella costruzione chiaroscurale, giocata su una stesura tonale di terre rosse/bruno/ocra, che si accendono di luce nel giallo caldo dei capelli di entrambe le figure. Le pieghe del bianco manto ricadono con maestria seuendo un complesso disegno e rafforzano la posa regale della Vergine, che tuttavia non interpreta pienamente l'iconografia tradizionale e si mostra in profonda adorazione del Bambino a capo scoperto. La mandorla, resa con i colori dell'iride, simboleggia nel pensiero medievale la luce divina e la verginità di Maria, ma più raramente nella tradizione pittorica a noi nota è abbinata al tema dell'Adorazione del Divino Infante, steso nudo ad occhi aperti sul grembo della madre. I caratteri stilistici dell'opera hanno suggerito una datazione coeva alla fondazione dell'abbazia (1471) e in relazione a documenti che trovano impegnato nel 1475 nel Castello , nella Badia e in S.Maria delle Grazie a Torrechiara, il pittore cremonese Francesco Tacconi si è rafforzata l'attribuzione a questo maestro, sebbene il confronto con le sue opere certe, una tavola raffigurante una "Madonna con il Bambino" (1489) di chiara derivazione belliniana, conservata alla National Gallery di Londra e le ante d'organo (1490) custodite a San Marco a Venezia, ci permettono di conoscere una personalità artistica di diversa cifra pittorica. Del resto non è possibile considerare che sia opera dello stesso maestro che dipinse la raffinata "Madonna con il Bambino" affrescata su un pilastro all'interno della chiesa come sostiene Mendogni, che ora è stata proposta a Bernardino Loschi. Nel volto della nostra Vergine si colgono stilemi più arcaici di influenza lombarda, presumibilmente assorbiti da un artista parmense forse agli inizi della sua attività. Una contenuta umanità che contrassegna una devozione popolare, unita ad una ricerca armoniosa di proporzioni specie nella resa plastica del Bambino, che richiami similari modelli usciti dalla fertile bottega dei Vivarini e trova raffronti significativi anche con i putti del nostro Alessandro Araldi. Un confronto convincente può essere sostenuto con il Bambino in grembo alla Vergine della Pala Centoni in Duomo, reso con lo stesso intento calligrafico e le contenute forme plastiche. Del resto con l'Araldi si avvertono strettissime attinenze figurative anche per la testa della Madonna, quasi il prototipo delle figure femminili dipinti nel soffitto nella sala monastero benedettino di San Paolo. Siamo davanti ad un'opera del giovane Araldi, reduce di quel viaggio programmato nel 1496 in terra veneta? In mancanza di conferme archivistiche, ci sembra opportuno mantenere relazioni con quest'ambito, in cui si muovevano certamente anche altre diverse personalità. Quindi un anonimo artista sensibile a varie influenze culturali, tra cui non mancano echi bembeschi che non è troppo distante cronologicamente, come suggeriscono Cirillo e Godi (1986) anche all'omonimo maestro degli affreschi nella chiesetta di San Rocco a Casale di Felino
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800309222
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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