Angeli con i simboli della Passione; angioletti e putti; motivi decorativi a candelabra; motivi decorativi a rosette; motivi decorativi vegetali
dipinto
1790-1791
Bresciani Antonio (1720/ 1817)
1720/ 1817
Ghidetti Gaetano (1723/ 1793)
1723/ 1793
Al centro della volta è un clipeo, entro cornici monocrome concentriche in bianco e giallo ocra, raffigurante due angeli in volo (uno con manto azzurro e l'altro con manto rosso) che sorreggono la Croce sul cui braccio superiore è posta la corona di spine; intorno sono nubi con cherubi e angioletti. Nelle unghie, illusionisticamente dipinte in toni chiari, sono tondi monocromi in giallo tenue raffiguranti angioletti entro ghirlande vegetali giallo ocra, mentre negli spazi di risulta si dispongono volute fitomorfe. Lungo gli archi trasversali si sviluppa una decorazione con fascia a rosette entro lacunari ottagoni a fondo amaranto e fasce a candelabra a monocromo chiaro su fondo azzurro
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
muratura/ pittura a tempera
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ATTRIBUZIONI
Bresciani Antonio (1720/ 1817)
Ghidetti Gaetano (1723/ 1793)
- LOCALIZZAZIONE Fontanellato (PR)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE I dipinti che ornano le volte dell'oratorio sono stati attribuiti da una parte della critica (Quintavalle 1951, Bernini 1974, Dall'Olio 1985) a Sebastiano Galeotti, autore delle tele inserite nell'arredo ligneo della sagrestia e realizzate nell'ambito dei lavori di ricostruzione e ristrutturazione dell'edificio negli anni '20 del Settecento. Tuttavia l'iscrizione in controfacciata indica chiaramente che gli interventi di decorazione risalgono ad epoca più tarda (1790) e non possono pertanto spettare al Galeotti. La sicura paternità dell'opera è emersa su base documentaria e va ascritta al piacentino Antonio Bresciani: nel "giornale delle opere" del pittore, puntuale resoconto della sua attività, in data 15 giugno 1791 sono infatti registrate "tre medaglie" nella volta dell'Oratorio dell'Assunta di Fontanellato, di poco successive al dipinto nell'abside segnalato in data 13 maggio 1791 (cfr. Cirillo e Godi 1981). Del resto tra gli anni '70 e '90 la sua produzione, vastissima e diversificata ma principalmente rivolta ad opere di ambito religoso, si concentra proprio sulla decorazione di ambienti e realizzazione di vaste pitture murali. Si tratta di un'arte dai modi semplici e tuttavia gradevoli, in cui si fondono i caratteri più sedimentati della tradizione bolognese e veneta, che incontrò un ampio consenso non solo nel Ducato di Parma e Piacenza, ma anche nei territori circonvicini.Secondo Cirillo e Godi (1984) i dipinti di quadratura e decorazione spetterebbero a Gaetano Ghidetti, anche in altri lavori collaboratore del Bresciani
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800268025-2
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
- ENTE SCHEDATORE S36 (L. 145/92)
- DATA DI COMPILAZIONE 1996
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI nel cartiglio dipinto sull'arco trionfale - ECCE TABERNACULUM DEI/ CUM/ HOMINIBUS/ XXI - lettere capitali - a pennello - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0