trofeo di caccia
porta a due battenti,
1790-1791
Vacca Angelo (1746/ 1814)
1746/ 1814
Il recto della porta è decorato a doppio registro da dipinti su tela raffiguranti, i due superiori, trofei di caccia con uccelli e, i due inferiori, nature morte con cacciagione. Il verso presenta due pannelli lignei per ogni battente, non corrispondenti per misura a quelli del recto, dipinti di azzurro chiaro
- OGGETTO porta a due battenti
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MATERIA E TECNICA
tela/ gessatura/ pittura
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MISURE
Profondità: 5
Altezza: 310
Larghezza: 210
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ATTRIBUZIONI
Vacca Angelo (1746/ 1814)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo dell'Arredamento e Ammobiliamento
- LOCALIZZAZIONE Palazzina di caccia
- INDIRIZZO Piazza Principe Amedeo, 7, Nichelino (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE CAMERA DEGLI SCUDIERI; Di Giovanni Battista Crosato (Treviso, 1697 - Venezia, 1758) e Girolamo Mengozzi Colonna (Ferrara, ca. 1688 - Verona?, ca. 1766) l'affresco raffigurante nella volta Giasone e il drago alato, e nei peducci le Stagioni, risalente al 1733; Di Vittorio Amedeo Gaetano Cignaroli (Torino, 1730 - 1800) e collaboratori le Vedute di caccia, ad olio su tela, databili tra il 1771 ed il 1777: vi sono raffigurate le varie fasi della caccia al cervo. La stagione della caccia iniziava a Stupinigi a settembre e raggiungeva il suo momento di massima espressione il 3 novembre, con la grande caccia di Sant'Uberto. Il ciclo del Cignaroli attesta, tra gli altri, i quattro tempi principali: la sortita dalla Palazzina; il débucher, ossia l'inseguimento da parte dei cani che vengono sciolti in seguito all'avvistamento delle prede; l'hallaly, cioè il momento in cui l'animale cerca di far perdere le tracce di sé, gettandosi nell'acqua; la curée, momento finale, in cui la zampa destra del cervo morto viene offerta al personaggio più importante tra i partecipanti alla battuta, mentre ai cani vengono gettate le spalle dell'animale. Tra i quadri più piccoli si riconoscono: la partenza dei cani più esperti; la conversione della rotta dei cani caduti in difetto che prendono a seguire le tracce di una cerva (non si abbattevano che animali maschi); l'arresto di un bracconiere; I Trofei di caccia, risalenti al 1791, a decorazione delle pareti, sono di Angelo Vacca (Torino, 1746 -1814); La decorazione parietale ad affresco che si conserva nello sfondato a sinistra potrebbe essere quella originale; Le due consoles in legno intagliato e dorato, con bordo a greca, sono gli unici arredi pertinenti.; (Apparato didattico elaborato per l'Ordine Mauriziano da S. Damiano a cura di C. Mossetti e C. Bertolotto)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico non territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100203754-0
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 2002
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0