San Giovanni Battista; San Gerolamo

dipinto, ca 1526 - ca 1526

Il supporto è costituito da tre assi di legno verticali unite a "coda di rondine". Il tergo reca San Giovanni Batttista eretto e in prim pianno, avvolto da un ampio mantello rosso che si erge maestoso al centro della tavola osservando lo spettatore; con l'indice destro addita l'agnello dalle forme plastiche che sbuca alla sua destra, con la mano sinistra regge il bastone crociato. Alle sue spalle si estende un paesaggio, quintato a sinsitra da due frondosi alberi e a destra da una città in poderose mura turrite con la cupola di una cattedrale (?) che spunta. Sul fronte è raffigurato con la stessa maestosità San Gerolamo barbuto che si staglia su di un fondo neutro scurocn le braccia aperte; con la mano sinistra regge un libro chiuso dalla copertina verde e con la destra una penna per scrivere; alla sua sinistra sbuca il muso minaccioso di un leone

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tavola/ pittura a tempera
  • ATTRIBUZIONI Luini Bernardino (cerchia)
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Lanzani Bernardino
  • LOCALIZZAZIONE Bobbio (PC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Proviene dal Duomo di Bobbio e costituiva parte della chiusura del polittico del Luinni con Maria Assunta, anch'esso conservato nello stesso museo, come le altre ante doppie con santi. L'anta è attribuita da Mandelli al Lanzani, pittore di S. Colomabo documentato a partire dal 1490 e sino a tutto il terzo decennio del Cinquecento. Non si conosce la sua formazione, forse avvenuta a contatto con Jacopino De Mettis e la pittura del Borgognone, su tale formazione si innesta a partire dal primo decennio del Cinquecento il nuovo indirizzo classicista intrapreso dalla cultura pavese sugli stimoli delle opere di Bramante e Leonardo. Il Lanzani risulta inoltre documentato nel Duomo di Bobbio, una prima vlta nel 1507 e successivamente nel 1526 nell'attuale Basilica di San Colombano eretta dai benedettini di S. Giustina di Padova, con affreschi eancora oggi visibili. La tavola in esame suggestionata visibilmente dalla cultura dei "leonardeschi" milanesi, mi appare però più dotta e vigorosa delle opere del Lanzani, con un fare maggiormente plastico e calibrato rispetto a quanto Bernardino lascia ad esempio nella chiesa di Bobbio. Forse si tratta quindi di un altro maestro lombardo non lontano dai modi luineschi
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800260302
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • DATA DI COMPILAZIONE 1995
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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