figura maschile

dipinto, 1600 - 1610

Uomo in abito nero allacciato sul davanti con una lunga fila di bottoni, da cui fuoriesce un ampio colletto a lattuga ornato da merletti. Alla vita porta una cintura che sostiene un pugnale. Nella destra stringe un paio di guanti e nella sinistra tiene una spada con l'elsa dorata

  • OGGETTO dipinto
  • AMBITO CULTURALE Ambito Emiliano
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Villa Sforza Fogliani
  • INDIRIZZO Viale Rimembranze, 87, Alseno (PC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto è citato nell'inventario del 1806 tra le immagini dei personaggi del casato Sforza Fogliani. Impossibile identificare alcuno di questi dipinti con i quadri che genericamente sono menzionati nell'Inventario del 4 Agosto 1738 (Tomo XVIII, Documenti). Sembra più probabile che i dipinti di Castelnuovo siano copie da ritratti di personaggi famosi (Filippo II, Anna d'Austria), oppure di aristocratici di casa Farnese. In un inventario del 1674 (Tomo XXIV, Documenti), vengono citati sette ritratti di antenati di casa Fogliani che non ritornano più negli inventari successivi e che difficilmente si possono identificare nei personaggi di Castelnuovo, abbigliati secondo una foggia tardo cinquecentesa. Sembra più probabile invece che quella serie di ritratti citati nell'inventario seicentesco sia andata dispersa in occasione della ristrutturazione settecentesca dell'edificio. Inoltre i dodici ritratti della Galleria degli Antenati direttamente incassati nel muro, sono stati sicuramente collocati in loco nel corso dei rifacimenti avvenuti intorno al 1756 per iniziativa di Giuseppe Fogliani, Vicerè di Carlo III di Borbone. E' anzi probabile che Fogliani, per esaltare il ruolo assunto nella Corte, abbia voluto corredare la sua abitazione di una galleria di personaggi illustri. Non è dato di sapere se Fogliani abbia acquistato i dipinti nel corso delle sue attività diplomatiche oppure se questi fossero già in possesso della famiglia ed abbiano solo avuto una più idonea sistemazione nel corso del XVIII secolo; in ogni caso i ritratti, stilisticamente non prticolarmente elevati, sembrano appartenere ad un genere che riscosse una notevole fortuna, come dimostra l'elevato numero di esemplari e copie in circolazione. Il dipinto riprende lo schema tradizionale del ritratto di tre quarti di ascendenza spagnola che mira a rendere lo spirito e l'orgoglio della classe nobiliare. Rimandano al periodo a cavallo tra i secoli cinquecento e seicento sia la foggia dell'abito che la posa convenzionale ed il distacco assoluto dell'espressione. Tuttavia l'immagine preziosa e spiritualizzata della ritrattistica spagnola, qui si dissolve nella resa impacciata delle mani e del volto dell'uomo, irrigiditi da una qualità pittorica mediocre, propria di un autore di ambito locale
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico non territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800259900
  • ENTE SCHEDATORE S36 (L. 145/92)
  • DATA DI COMPILAZIONE 1995
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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