Predica di San Francesco

dipinto, 1600 - 1649

Al centro del dipinto è raffigurato San Francesco, ritto in piedi su una roccia e con il crocifisso impugnato nella mano destra, intento ad arringare una piccola folla assiepata di fronte a lui. Alle sue spalle si intravedono le figure di due frati francescani, ai sui piedi i simboli del vescovo (pastorale e mitra). In primo piano stanno sedute in terra tre figure femminili. La principale, che occupa gran parte dell'angolo inferiore sinistro, è rigirata verso l'osservatore e sorregge sul grembo un bambino intento a giocare con un cane. Sullo sfondo si intravede un paesaggio campestre con una casa a picco su uno sperone di roccia

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • AMBITO CULTURALE Ambito Tosco-emiliano
  • LOCALIZZAZIONE Cadeo (PC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Non è stato possibile rintracciare alcuna informazione su questo dipinto nell'Archivio parrocchiale. Ma è possibile trarre alcune interessanti informazioni da una acquaforte che lo riproduce. Si tratta dell'acquaforte incisa da Raffaele Schiaminossi (Borgo San Sepolcro 1570 ca.-post 1620) ed impressa per la prima volta a Roma nel 1602. La Prosperi Valenti Rondinò aveva perciò ipotizzato che lo Schiaminossi si fosse ispirato alla "pittura riformata fiorentina, in particolare dalle Predicazioni di San Giovanni Battista di Iacopo da Empoli, o di Santi di Tito ... non è da escludere perciò che l'inventore della scena sia da rintracciare fra i numerosi artisti fiorentini a cavallo dei due secoli". Il dipinto della parrocchiale di Saliceto sembra perciò essere, se non la prima fonte di ispirazione per l'incisore della stampa romana (data la relativa modestia dell'esecuzione), comunque una ulteriore replica di un'opera sicuramente diffusa ed apprezzata nell'ambito di una committenza assai legata all'ambito francescano. InfattiRaffaele Schiaminossi lavorava molto spesso su dirette commissioni da parte di esponenti di quest'ordine che, in questo caso, gli avrebbero commissionato delle riproduzioni di una tela, dovuta ad un artista valente, con la predica di San Francesco. L'ordine francescano sembra poi aver giocato un ruolo di primo piano anche nella parrocchiale di Saliceto dove un altareera dedicato a S. Francesco ed un'altro a S. Antonio da Padova. Nei confronti della stampa dello Schiaminossi (di cui esistono due stati conservatipresso il Museo Francescano di Roma, recanti il monogramma LRC, e un esemplare di terzo stato conservato presso il Gabinetto Nazionale delle Stampedi Roma), è possibile notare come nelle acqueforti manchi completamente il pastorale e la mitra vescovile, invece presenti sul dipinto. Questi attributi sembrerebbero essere delle aggiunte successive compiute in epoca piùtarda da un secondo artista per permettere di identificare il santo francescano con Sant'Antonino da Firenze, invece che con l'originale San Francesco. Spiegabile questo con la diversa importanza che era legata al nome diAntonino all'interno della devozione piacentina. La qualità relativamentemodesta di questo dipinto permette di ipotizzare l'ipotesi che si tratti dell'opera di un copista seicentesco
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800236188
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • ENTE SCHEDATORE S36 (L. 145/92)
  • DATA DI COMPILAZIONE 1993
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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