San Biagio, Sant'Agata, Sant'Eligio, San Francesco di Sales e angeli
dipinto,
1671 - 1671
Lemmi Stefano (notizie 1671/ 1730)
notizie 1671/ 1730
In primo piano sono: San Biagio, con camice bianco, piviale giallo di damasco rosso bordato da fascia ricamata, pastorale nella mano destra; Sant'Agata con tunica viola-rosacea, manto verde cupo ed un piatto su cui sono i seni recisi; San Francesco di Sales con mozzetta nera listata di rosso su camice bianco con pizzo e veste talare nera; Sant'Eligio, inginocchiato, con veste marrone scuro e manto rosso, con ai piedi una scatola di gioielli. In alto è una gloria d'angeli: uno di essi indica il cielo; altri, adagiati su nubi, recano in mano serti di rose. Alle spalle dei Santi il fondo architettonico si apre un paesaggio con arbusti. La cornice, originale, è di legno dorato, decorato con fregio a recemi graffiti
- OGGETTO dipinto
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ATTRIBUZIONI
Lemmi Stefano (notizie 1671/ 1730)
- LOCALIZZAZIONE Carpi (MO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto, originariamente sull'altare di San Biagio nella cattedrale di Carpi, fu trasferito sopra la porta maggiore della medesima chiesa nel 1693. Passato in sacrestia nel 1784, nella tribuna della cantoria nel 1804 e nuovamente in sacrestia, giunse nel Museo nel 1914. Nonostante le fonti e i testi a stampa antichi ricordassero il Lemmi quale autore della tela (Pozzuoli, ms. 1624;"Circa il Duomo", ms.; "Testimonianze comprendenti...", ms. sec. XIX; Tornini, ms. sec. XVIII; Mantovani, ms. 1830; Campori 1855), la Guida del Museo (cfr. Museo Carpi 1914) la menzionava quale opera di anonimo cinquecentesco. Attribuita a Ludovico Lana da Ragghianti (scheda storica, 1940), è stata riconosciuta al Lemmi da Garuti sulla base della ricerca documentaria (cfr. Garuti in Mostra restauri 1976). Un importante terminus post quem per la datazione del dipinto è il 1665, anno di canonizzazione di San Francesco di Sales. Ma l'opera può essere collocata più precisamente intorno al 1671, quando il Lemmi è a Carpi impegnato nell'esecuzione di numerosi dipinti per la chiesa di San Bernardino da Siena. Prima del restauro il dipinto si presentava in cattivo stato di conservazione per alcuni strappi della tela e per il colore inaridito. L'intervento del 1970 è consistito in foderatura, sostituzione del telaio, pulitura e integrazione pittorica
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800234336
- NUMERO D'INVENTARIO depositi, n. 5
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Modena e Reggio Emilia
- DATA DI COMPILAZIONE 1973
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0