Giudizio Universale

dipinto, 1763 - 1763

I quattro ovali rappresentano "Il trionfo della morte", "La Resurrezione dei morti ed il Giudizio", "Il Paradiso" e "L'Inferno". Al centro del primo è rappresentato il carro della morte, carico di cadaveri, trainato da due cavalli bianchi e guidato da uno scheletro con la falce. Altri cadaveri sono sparsi per tutto il paesaggio mentre in lontananza un vascello è sbattuto tra i flutti. In cielo vola il Tempo, barbuto, seminudo, con ali e falce; in primo piano è una "Vanitas" composta da libri, liuti, astrolabi ed una tavolozza con i pennelli. Il secondo mostra la folla dei Risorti; al centro quelli che escono dagli avelli (alcuni ancira scheletri), a sinistra gli eletti oranti, a destra i dannati. Sopra di loro uno stolo di angeli tubicini che emerge dalle nubi; ancora sopra, il Cristo Giudice, con velo bianco e croce in mano, tra la Vergine e, probabilmente, il Battista; tutto intorno altri Santi. Il terzo ovale, il più rovinato, ritrae un grappolo di Santi seduti in vari gruppi tra le nubi; in alto la Trinità e subito sotto la Madonna. Il quarto, infine, mostra le pene infernali in una desolata terra attorno ad una voragine di fiamme dove i diavoli stanno scaraventando giù un gruppo di dannati

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Chiari G. A (notizie 1761)
  • LOCALIZZAZIONE San Giorgio Piacentino (PC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE I quattro ovali si presentano in condizioni pessime, resi illeggibili, oltre che da numerose cadute di colore da uno spesso strato di sporco e di vernici ingiallite. Questi curiosi dipinti, di qualità piuttosto modesta, nonostante la brillante fantasia, sono caratterizzati da un descrittivismo minuto che in più casi sembra ispirarsi a modelli cinquecenteschi: ai fiamminghi (composizioni affollate di figurette), ai tardo-manieristi (figure serpentinate e drammaticamente contorte). Caratteri settecenteschi sono più evidenti nel "Paradiso", brulicante di Santi in estasi, collocati in una scenografica composizione barocca. Il nome di Giuseppe Angelo Chiari, cremonese, assieme alla data 1763 ed all'indicazione che i dipinti sono stati realizzati a Piacenza, appare sul retro di una delle tele: ci si è avveduti di ciò al momento in cui le si è staccate dalla parete per un esame ravvicinato
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800202064
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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