cofano - bottega veneta (metà sec. XV)

cofano, 1440 - 1460

Cassetta rettangolare su basamento più ampio ed appiattito, ornato nel bordo diritto di una fitta tarsia a motivi azzurri e bianchi di racemi ondulati. Il corpo anteriore e i due laterali (il retro è liscio) sono rivestiti di lamelle eburnee leggermente concave con raffigurazioni intagliate in altorilievo di personaggi isolati od accoppiati alcuni in abiti quattrocenteschi, suonatori, guerrieri, magistrati. Inoltre vi è una figura nuda femminile, un uomo sul rogo, una donn a inginocchiata presso una porta, un castello, la fontana dell'amore; due angoli hanno pilastrini scanalati ma tutte inserite senza ordine logico. Molte hanno una numerazione, ma non continua, forse di epoca settecentesca. Le palcchette sono delimitate in alto ed in basso da fascia a motivi geometrici bianchi su fondo marrone. Il coperchio è sostenuto da cornice obliqua a dentellature liscie alternate, bianche e nere; è superiormente piana, ornata fittamente in verde e marrone con motivi a stellette e croci intrecciate. L'interno è rivestito di tela bianca e seta rossa. Sulla parte piana del coperchio è applicata una rosetta di ottone. Vi è la serratura con chiavetta di ferro battuto

  • OGGETTO cofano
  • MATERIA E TECNICA avorio, intaglio
    legno/ intarsio
  • AMBITO CULTURALE Bottega Veneta
  • LOCALIZZAZIONE Correggio (RE)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il cofano, secondo la tradizione, accolta da G. Chierici (1883, 1884), ripetuta da G. Saccani (1189, p. 22) venne donato alla chiesa dalla contessa Bianca Rangoni, signora di Correggio, nel 1467 e fu usato per contenere le reliquie di S. Quirino il 30 gennaio 1503, tolte solo quando nel 1507 si costruì l'attuale reliquiario a braccio (Cenni storici, 1930, p. 26). E' pure ricordato in un inventario della chiesa del 1543 (E. Bertolini, 1930, p. 40). Altre citazioni sono in R. Finzi (1949, p. 40 e 1968, p. 165), nella Guida (1974, p. 14), mentre è pubblicato criticamente, dopo il suo restauro da F. Lorusso (1978, pp. 117-120, tav. 66, scheda 49). Si tratta di lavoro veneto-lombardo uscito dalla seconda bottega degli Embriachi, i cui esemplari sono diffusi in molti musei. Fu presentato in mostra la prima volta a Reggio Emilia (N. Campanini, 1922, p. 18, n. 113, tav. 14). Le raffigurazioni non compongono una narrazione continua, certamente furono smistate in uno smontaggio del cofano
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA detenzione Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800197256
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Modena e Reggio Emilia
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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