organo di Bossi Urbani Adeodato (sec. XIX)

organo,

Organo collocato in un vano in muratura ricavato da un sottarco in posizione elevata. Facciata a tre cuspidi posta all'interno rispetto alla cornice dell'arco a tutto sesto

  • OGGETTO organo
  • MATERIA E TECNICA legno di abete
    LEGNO DI NOCE
    Ottone
    PIOMBO
    STAGNO
  • ATTRIBUZIONI Bossi Urbani Adeodato (notizie 1860-1868)
  • LOCALIZZAZIONE Monticelli d'Ongina (PC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La paternità dell'importante strumento va assegnata ad Adeodato Bossi-Urbani, che lo costruì intorno agli anni 1866-68, come risulta dai documenti d'archivio e come conferma l'iscrizione posta sulla canna del principale 16' B. Era infatti prerogativa del Bossi menzionare il luogo di costruzione apponendolo sulla prima canna della basseria o del principale bassi. Si tratta di un organo di pregio per quanto riguarda la fonica, ma attualmente non suonabile perchè danneggiato da asportazioni di materiale e dall'usura del tempo. In origine la facciata poggiava sul somiere maestro, ma quando lo strumento fu ampliato con l'aggiunta di un secondo corpo il somiere fu girato totalmente. Si può ipotizzare che ciò sia avvenuto agli inizi di questo secolo ad opera di un organaro cremonese, probabilmente il Rotelli che usava spesso questo tipo di intervento. Secondo la testimonianza di un sacerdote, già nel 1915 l'organo si trovava nella sede attuale. Nel 1924 il M.o Caudana di Cremona lo suonò in occasione del Congresso Eucaristico Diocesano, accompagnato da trombe e coro. Da ricerche svolte da don A. Gervasoni relative a Organi preesistenti nella chiesa si hanno le seguenti notizie: Già nel 1526 esisteva un organo, poiché il marchese Polidoro Pallavicino e il visconte Ludovico Sforza donano al Capitolo della Collegiata la somma di 100 fiorini d'oro affinché con i frutti sia mantenuto l'organista. Nel 1576 l'organo viene riparato da messer Nicolò Gallo, che vi aggiunge alcuni registri (mandato 11). Nel 1525 il duca di Milano Francesco Sforza stabilisce un legato per il mantenimento dell'organista. Nel 1605 messer Lorenzo Stanga di Cremona accorda l'organo per la spesa di £. 44 (mandato 8); messer Gerolamo Foresio marangone costruisce il somiere e le sponde di detto organo; messer Andrea (Guarino) intagliatore fa l'ornamento e gli intagli dell'organo. Nel Mastro Antica Fabbrica dell'anno 1612 si trovano registrate altre spese per l'organo, mentre dai Libri Contabili del Capitolo si apprende che già nel 1728 esisteva la cantoria in legno dipinto cui pose mano nel 1828 Pietro Gazza. Dai Conti d'Esercizio di quell'anno risulta infatti che il Gazza venne pagato £. 278,30 per lavori di pittura, velatura e verniciatura alla nuova facciata e alle cantorie dell'organo. Dalle Delibere dell'Opera Parrocchiale risulta che nel 1854 si deliberò l'approvazione di un progetto di Adeodato Bossi, fabbricatore d'organi in Bergamo, per riparazioni e innovazioni da farsi all'organo al prezzo di £. 5.000 di Parma. Nel 1866 venne stipulato con il Bossi il contratto per la costruzione di un nuovo organo, l'attuale, al prezzo di £. 9.500 e con la cessione del materiale del vecchio strumento. Anche nel 1700 vi erano stati accordi per rifare l'organo, con i Serassi di Bergamo, ma allora i contatti non ebbero seguito
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800163512
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • ENTE SCHEDATORE S36 (L. 145/92)
  • ISCRIZIONI canna del Principale 16' B - MONTICELLI C 16' - lettere capitali - a penna -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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