Madonna con Gesù Bambino e i SS, Lucia e Biagio

dipinto ca 1744 - ca 1744

San Biagio indica la Vergine seduta su una nuvola con il Bambino, al quale Santa Lucia prende un piedino; intorno, teste di cherubini

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Ceruti Giacomo Detto Pitocchetto (1698/ 1767)
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Callani Gaetano
  • LOCALIZZAZIONE Rivergaro (PC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto viene citato solo da Padre M.Villa in una pubblicazione su Rivergaro, con una attribuzione del tutto arbitraria, a Gaetano Callani. Dopo un'analisi stilistica di tipo comparativo è stata proposta l'attribuzione a Giacomo Ceruti, attivo a Piacenza attorno al 1744 in seguito alla commissione per la pala d'altare della chiesa di S. Alessandro. A quel periodo risale probabilmente questo dipinto, che fa parte appunto della produzione meno ispirata ed originale del Ceruti, cioé quella a soggetto sacro, di cui peraltro restano pochi esempi noti. Il prototipo di questa pala è ravvisabile nella tela autografa di Ceruti raffigurante identico soggetto e dipinta per la chiesa di S. Lucia a Padova. L'impianto figurativo, lo scorcio prospettico, gli atteggiamenti anche più minuti dei personaggi con effetti meramente di superfici, i toni pallidi dei colori, la cura nella resa delle mani (di cui Ceruti è un virtuosista), gli scorci delle mani e delle maniche di S. Lucia e S. Biagio, sono tutti elementi che legano in modo preciso le due tele. Il Ceruti ha mutuato lo schema di queste due pale dal Pittoni e precisamente dalle due pale per il Duomo di Vicenza e per la chiesa bresciana di S. Giorgio (1735-1737). Sempre dal Pittoni deriva l'accentuato patetismo, che il Ceruti unisce al tentativo di intimizzare la scena in un rapporto più umanizzato dei personaggi. Nel Gesù Bambino così sgraziato della pala di Rivergaro ritroviamo le caratteristiche di realismo anti-idealizzante dei più ispirati quadri di soggetto popolare del Ceruti. La tela venne restaurata nel 1863 da Carlo Giacometti (come testimoniato dalla scritta e dalla fasulla attribuzione al Callani apposte sul retro). E' stata esposta nella mostra (a cura di M. Lucco) tenutasi a Brescia nel 1987 (Museo di Santa Giulia, 13 giugno-31ottobre 1987): si cfr. cat. p. 187, fig. 68
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800161359
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • DATA DI COMPILAZIONE 1986
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI sul retro del telaio - A. CALLANI DIPINSE, 1790 ca., CARLO GIROMETTI RESTAURO' 1863 - Girometti Carlo (?) -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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