Madonna del Rosario con San Domenico

stendardo processionale, ca 1760 - ca 1760

L'impianto compositivo generale denuncia un'esigenza di ordine e di equilibrio: la Vergine, assisa su un trono riccamente ornato di cuscini, sostiene con la sinistra il Bambino benedicente e porge con la destra la corona del rosario a San Domenico di Guzmàn, inginocchiato in devozione ai suoi piedi a sinistra e connotato dai tradizionali attributi identificativi, la stella in fronte e il cane con in bocca la fiaccola accesa, alludente sia al nome del Santo (domini canes) sia, nel colore bianco, alla fedeltà e alla bontà. Sullo sfondo, due monumentali colonne scanalate animate dalla presenza di una coppia di testine angeliche (a sinistra) e un drappo scuro dallo studiato panneggio (a destra) completano, come quinte teatrali, la scena

  • OGGETTO stendardo processionale
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Peroni Giuseppe (1710/ 1776)
  • LOCALIZZAZIONE Langhirano (PR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Uno "Stendardo dipinto in tela rappres.te la B.a V.e del Rosario con cornice velata ad intagli, con asta di legno color turchino, con sua forchetta di ferro", con cui quello in esame, adattato a quadro in epoca recente, può essere verosimilmente identificato, è menzionato nel più antico elenco di arredi noto, riferibile alla fine del sec. XVIII, fra le suppellettili conservate nei locali annessi al cosiddetto "Camerino dietro l'organo" (Cfr. busta Inventari, sc. Langhirano, presso l'Archivio parrocchiale di Langhirano). L'attribuzione a Giuseppe Peroni, avanzata da Cirillo-Godi (1986, v. II p. 257) pare pienamente condivisibile, sia perchè l'artista dipinse in età giovanile altri stendardi, come quello a doppia faccia, con la "Madonna del Suffragio" e la "Madonna col Bimbo e Santi domenicani" per la Parrocchiale di Calestano (Cfr. Cirillo-Godi 1986, v. II p. 188), sia perchè in quello in esame si possono ravvisare tratti linguistici tipici della produzione dell'abate parmense (ordine ed equilibrio compositivi, presenza sullo sfondo di monumentali strutture architettoniche classicheggianti e/o di drappeggi con funzioni di quinte, controllata misura nell'espressione dei gesti e dei movimenti, sapiente conduzione dei panneggi e del disegno dei corpi). In particolare, stringenti assonanze formali e pittoriche si ravvisano fra il cane con la torcia e quello, ugualmente di pelo chiaro e con lunghe orecchie, accosciato in basso al centro nell'"Imposizione del nome a San Giovanni Battista" nell'abside della Parrocchiale di Bianconese (anch'esso riferito al Peroni da Cirillo-Godi. Cfr 1984, v. I pp. 159-160), che paiono costruiti su un identico modello
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800160024
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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