L'identificazione del tema iconografico, pur difficoltosa per il grave stato di degrado in cui versa la formella a rilievo, trova tuttavia conferma nella tradizione orale e nel toponimo della località. Il Santo, presentato frontalmente secondo l'iconografia del "magister militum" ravennate martirizzato con i Santi Concordio, Navale e Agricola sotto l'impero di Massimino, veste la cotta con corazza sagomata, porta alti schinieri, la spada e l'elmo, riconoscibile ai suoi piedi. Tiene la sinistra sul cuore e alta, nella destra, la simbolica palma alludente al martirio. La formella è innestata entro una cornice monolitica in arenaria bocciardata, direttamente inglobata nel muro di contenimento di un terrapieno