paramento liturgico, insieme - manifattura italiana (fine/inizio secc. XVI/ XVII)

paramento liturgico, ca 1590 - ca 1610

Paramento liturgico composto da due tonacelle, un piviale, due manipoli. Ordito e trama in seta viola eseguono il fondo in raso da 5 faccia trama e il disegno in raso da 5 faccia catena.Disegno: fondo viola lucente con motivi opachi a scacchiera di vasi incorniciati da tralci affrontati di bocci di cardo e foglie dentate. Entro ad ogni vaso sono un ramo di palma trattenuto da una corona tra rami fioriti di spighe stilizzate e fiori a sei petali. In corrispondenza dello stolone è stata effettuata una sostituzione con un tessuto improprio, un damasco bicolore di seta viola più tardo.Galloni eseguiti a telaio in seta gialla e oro filato, in seta bianca e argento filato entrambi decorati a motivi vegetali stilizzati; il cappuccio del piviale è guarnito con un pregevole gallone in oro filato lavorato a fuselli.Fodera in tela di cotone verde oltremare

  • OGGETTO paramento liturgico
  • MATERIA E TECNICA seta/ damasco
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Italiana
  • LOCALIZZAZIONE Borgo Val Di Taro (PR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il tessuto di buona qualità, anche se di produzione piuttosto corsiva, è una variante della tipologia tessile a grandi maglie aperte, descritte da tralci ricurvi con foglie cuoriformi e fiori stilizzati includenti un vaso fiorito, databile, con buona approssimazione, tra la fine del XVI secolo e l'inizio del successivo. Si tratta di un motivo di larga fortuna la cui diffusione appare attestata in area lucchese, genovese e lombarda in varianti raggruppabili per il diversificarsi dei particolari decorativi. (cfr. i saggi di Colombo e Fiori in Tessili età, 1995). Benchè siano stati campionati esemplari analoghi a quello in esame in area ligure e lombarda (cfr. il parato conservato nella chiesa di S. Maria ad Arona (pubblicato in Tessuti antichi, 1981) e quello conservato nella chiesa di S. Rocco a Miasino (pubblicato in Tessili età, 1994), il mancato rinvenimento documentale della dichiarata origine del tessuto non permette, allo stato attuale degli studi, di precisarne la manifattura di provenienza, comunque norditaliana. Del parato rimane memoria in un inventario tardo (1774), redatto in occasione della visita di mons. Pisani, in cui si fa cenno alla particolare qualità del gallone: "Uno (paramento intero violaceo) di damasco con assai leggiadra guarnizione mista d'oro, da me stesso ritenuta la sua guarnizione"
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800157093
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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