Madonna con Bambino e Santi

dipinto, ca 1600 - ca 1624

Al centro, sulle nubi, siede la Vergine col Bambino circondata da figure di Santi. Fra i tanti personaggi sono identificabili: Sant'Antonino, San Giovanni Evangelista, San Pietro, Sant'Agostino, Santa Lucia, San Rocco, Sant'Antonio Abate, San Benedetto, San Cristoforo, San Michele Arcangelo. In primo piano, in basso, un putto sorregge lo stemma di Borgotaro

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Bernabei Alessandro (cerchia): esecutore
  • LOCALIZZAZIONE Borgo Val Di Taro (PR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto raffigura la Gloria dei Santi venerati dalla Comunità di Borgotaro. Date le condizioni attuali della tela, collocata ad una certa altezza e con le vernici ossidate in più parti, è possibile solo cogliere i caratteri d'insieme dell'opera, certamente di ambito parmense, dei primi decenni del Seicento, in cui sono presenti ancora elementi spaziali dedotti dalla tradizione figurativa cinquecentesca, con le figure in rigide pose, schierate su piani sovrapposti. Pertanto si può sostenere l'attribuzione del Santangelo, che la riteneva opera modesta, collocabile nella cerchia di Alessandro Bernabei, artista dalla personalità pittorica ancora incerta e fratello di Pier Antonio, pittore ben più noto e di maggior levatura (Diz. Biogr., 1967). Un confronto stilistico può essere convincente con la decorazione della Cupola della Chiesa del Quartiere a Parma, eseguita da Pier Antonio verso il 1626-29, affresco molto complesso e ancora da scomporre nell'affollamento delle figure, che vide quasi certamente anche l'intervento di Alessandro. Molte opere attribuite a quest'ultimo sono sparse nelle chiese di Parma, ma scarsi sono i documenti che lo ricordano (Fornari Schianchi, 1993). In passato la tela, forse per i caratteri emiliani e per la vicinanza geografica con la Crocefissione di Porcigatone, era stata proposta alla scuola di Giovanni Lanfranco, attribuzione che non ha trovato conferma già in Pini (1976) per la "ripetizione di gesti e atteggiamenti manierati..." e che ci pare lontana dalle soluzioni prospettiche della grande decorazione barocca avviata da Lanfranco. Per Cirillo e Godi potrebbe essere invece un'opera di un anonimo artista piacentino, della seconda metà del Seicento, forse in considerazione della data di consacrazione della chiesa avvenuta nel 1667, sebbene già nel 1610 fossero iniziati i lavori
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800156975
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • DATA DI COMPILAZIONE 1998
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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