stalli del coro di Canozi Cristoforo da Lendinara, Abbati Pierantonio degli (sec. XV)
E' composto da 40 stalli, suddivisi in ordine inferiore e superiore, separati da braccioli costituiti da grosse volute; le tarsie sono situate nella parte alta e in quella bassa dello scanno superiore, oltre che nella parte ribaltabile del sedile, sia degli scanni superiori sia inferiori; questi ultimi hanno inoltre una specchio ornato di ampi racemi. negli specchi dei sedili superiori è uno studio prospettico, scorciato dal basso verso l'alto, raffigurante: cancello aperto, una finestra che lascia intavedere o un paesaggio o uno scorcio cittadino o speortello con dietro dei libri, calici, cesti di frutta, strumenti musicali e per due volte gabbiette con uccelli. Gli sportelli e i cancelli aperti servono a suggerire la profondità. Nelle altre tarsie sono raffigurati oltre ai racemi, complicati motivi geometrici con varianti nelle colorazioni dei legni e, nei sottosedili, animali fantastici o oggetti come scatole o solidi geometrici in prospettiva
- OGGETTO stalli del coro
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ATTRIBUZIONI
Canozi Cristoforo Da Lendinara (1420?/ 1489): intagliatore
Abbati Pierantonio Degli (1430 Ca./ 1504)
- LOCALIZZAZIONE Parma (PR)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il 9 maggio 1469 fu sottoscritto un capitolo davanti al notaio Gaspare del Prato, con il quale veniva commissionato a Cristoforo Canozi da Lendinara e bottega la messa in opera di stalli "de quella alteza et belleza del coro de la catedrale de Modena": il capitolato imponeva, quindi, che i lavori venissero eseguiti come a Modena. Il primo a parlare dell'atto notarile sopracitato fu il Ronchini, 1852, cfr. anche Fiocco, 1913. Allegato al rogito era un disegno acquerellato, probabilmente modello di ciò che veniva richiesto all'artista. Lo schizzo allegato alla registrazione del notaio Del Prato, fu pubblicato dal Fiocco (1913) e, successivamente smarrito, è attualmente conservato nel Fondo Horne del Gabinetto dei Disegni e Stampe degli Uffizi, inv. 5806 (Negro, 1990). Il numero degli stalli previsti dal capitolato era di 22 tra ordine superiore ed inferiore: 17 erano destinati ai canonici e i rimanenti ai dignitari (Arcidiacono, Arciprete, Prevosto, Custode sacrista, Magister Scholae o Primicerio). L'opera doveva essere completata entro due anni; l'inaugurazione sarebbe avvenuta durante la ricorrenza della festa di S. Michele, il 29 settembre. Le cose andarono diversamente, sia per quanto riguarda il rispetto della scadenza (l'opera può essere considerata nell'anno 1473) e sia per ciò che concerne il progetto concordato, in quanto furono apportate delle modifiche. Furono aggiunti altri 18 stalli, 9 per parte, raggiungendo così lo sviluppo definitivo di 40 sedili. La realizzazione degli stalli aggiuntivi avvenne in breve tempo e l'omogeneità dell'esecuzione fanno pensare all'intervento dello stesso cristoforo e dei discepoli della sua bottega (Bagatin, 1990). Sicuramente collaborò con il maestro Pierantonio degli Abbati, autore delle porte delle Sagrestie. Il Testi fece riferimento nel 1934 ad un documento datato 10 agosto 1471 secondo il quale "Maestro Cristoforo de' Lendenaria e Maestro Pierantonio degli Abbati" convennero con la Fabbrica per l'esecuzione del lettorino centrale e del coro; il Fiocco fa anche il nome di Luchino Bianchino; per Quintavalle, 1959, sono da ascrivere a Bernardino, figlio di Cristoforo, Bagatin sostiene che il maestro fece quasi certamente ricorso alle capacità degli aiuti, prossimi ad affrancarsi, ma afferma anche l'inesistenza di indizi documentari certi che colleghino al coro di Parma Luchino Bianchino e Bernardino. Rispetto alla rigida predominanza di forme geometriche che caratterizzava le tarsie modenesi, a Parma si introducono nuovi elementi decorativi, soprattutto per ciò che riguarda il piano inferiore e un numero maggiore di vedute prospettiche urbane
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800142561
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
- DATA DI COMPILAZIONE 1976
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2003
2006
- ISCRIZIONI vicino all'entrata della Sagrestia dei Consorziali - OPUS CRISTOFORI LENDINARII MIRI ARTIFICIS MCCCCLXXIII - a incisione - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0