architettura illusionistica

dipinto 1572 - ante 1574

Le volte della navata destra sono caratterizzate da una certa omogeneità di stile decorativo: costoloni dorati le dividono assai marcatamente in quattro vele popolate da fantasiose decorazioni a grottesche, mentre i pennacchi appena sopra le grandi arcate romaniche sono impreziosite da illusionistiche sopraporte di gusto manieristico, con ghirlande di firoi e frutta, al di sotto delle quali sono dipinti gruppi di putti in atteggiamneti e pose diverse. Soltanto la prima volta si scosta leggermente delle altre soprattutto per la scelta formale: il suo andamento è infatti circolare, sottolineato da una finta balaustra, interrotta dai quattro costoloni manieristicamente decorati che tagliano l'insieme in quattro spicchi di cielo con angioletti svolazzanti. I pennacchi risultano essere sprovvisti dell'illusionistico architrave, sostituito qui da un ritaglio di nuvole con gruppi di angeli sopra cesti di frutta e fiori

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
  • ATTRIBUZIONI Mazzola Bedoli Alessandro (e Aiuti)
  • LOCALIZZAZIONE Parma (PR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Dalle fonti sappiamo che il lavoro, commesso dalla Fabbrica al Mazzola il 14 novembre 1571, doveva iniziare "a Marzo dell'anno 1572" ed essere terminato in sedici mesi per un compenso di 150 scudi d'oro, da pagarsi in tre rate, la prima alla firma del contratto, la seconda quando l'opera fosse giunta a metà, il resto quando fosse del tutto compiuta (Affò), con la clausola secondo cui al pittore venisse elargita una somma ulteriore di 25 scudi se avesse realizzato il tutto "in detto tempo" (Testi 1934, p. 50). Nonostante le prove documentarie attestino che il Mazzola fu l'unico artefice delle volte della navata destra del duomo (comunque coadiuvato da Paolo Bui per le decorazioni), esiste tuttavia una vecchia teoria secondo cui la prima volta dovrebbe essere attribiuta al pennello di Pomponio Allegri "perché dipinta con senso più ricco della decorazione e sentimento più delicato" (Testi 1934, p. 50). In tutti gli affreschi della navata destra si nota che la pittura ormai ritardataria di Alessandro Mazzola, cerca di sottoporsi ad un aggiornamento stilistico: la scomparsa del famoso padre (si veda scheda n. 484) sembra farlo orientare verso la nuova moda "romanista" divulgata in quel periodo e, proprio nel duomo parmense, da Lattanzio Gambara e da Bernardino Gatti detto il Sojaro. Per un quadro completo dell'attività di Alessandro Mazzola in duomo, autore anche delle sette crociere della navata sinistra, si confronti la scheda n. 88
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800142422
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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