dipinto, complesso decorativo di Mazzola Bedoli Alessandro (e aiuti) (seconda metà sec. XVI)
dipinto
post 1571 - ante 1574
Mazzola Bedoli Alessandro (e Aiuti)
1533/ 1608
Le sette crociere si presentano tutte divise in quattro vele da ampi costoloni a finta architettura impreziositi da ghirlande vegetali e visi di putti. Triangoli di cielo sereno si aprono illusionisticamente, mentre agli angoli, nei pennacchi, medaglioni con cornice a cartouche ospitano scene tratte dall' Antico Testamento immerse in deliziosi paesaggi
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
intonaco/ pittura a fresco
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ATTRIBUZIONI
Mazzola Bedoli Alessandro (e Aiuti)
- LOCALIZZAZIONE Parma (PR)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Quando dall'aprile 1555 Girolamo Bedoli s'impegnò a dipingere ad affresco l'intero soffitto della navata centrale della cattedrale (v. scheda n. 484) con motivi decorativi e busti di Profeti, non sembra del tutto improbabile che, proprio a causa della mastodontica impresa, questi avesse avuto accanto a sé numerosi aiuti: oltre all'unico nome documentato, quello di Francesco Mendogni (Scarabelli Zunti, Documenti..., IV, c. 193r. e scheda n. 484), il maestro, con molta probabilità, inserì nel lavoro l'allora ventiduenne Alessandro Mazzola (si v. Scarabelli, op. cit., c. 193r.). Sempre secondo Scarabelli fu proprio quest'incarico che vide Alessandro al fianco del Bedoli, morto nel 1569, a procurargli successivamente (la convenzione è datata 14 novembre 1571) la commissione "inerente la decorazione delle due navate minori del Duomo" (in Scarabelli, op. cit., c. 193r.). I primi affreschi ad essere eseguiti dal Mazzola furono quelli della navatella di sinistra: il Ticozzi, osservandoli, così dichiarava: "non altro presentano che un'ombra dello stile della famiglia, ed il vano desiderio di mostrarsi non degenere discendente di un'illustre famiglia pittorica" (1831, II, p. 422 citato in nota da Scarabelli, op. cit., c. 193r.). Nei pennacchi delle volte, divise in quattro vele da decorazioni a ghirlande, quadrature aperte su squarci di cielo, sono inseriti medaglioni riccamente definiti con all'interno scene tratte dall'Antico Testamento: nel realizzarli il Mazzola ebbe come collaboratore "un non meglio identificato Giovanni Bolognese" (in Scarabelli, op. cit., c. 193r.), valente esecutore, secondo l'Affò, di grottesche. Il "buon fresco, con molta vivacità di tinte, ricco di figure, modanature, fiori, frutta e via dicendo" (Scarabelli, op. cit., c. 274r.) che comprese poi anche la decorazione della navata destra (tranne l'ultima crociera entrando attribuita a Pomponio Allegri, ma si veda comunque scheda n. 483), dovette essere ultimato nel 1574: per tale impresa il Mazzola ricevette, a detta dell'Affò, 180 scudi d'oro (Servitor di Piazza, p. 49 e p. 112, citato in nota da Scarabelli, op. cit., c. 274r.). Gli affreschi del Mazzola, nonostante i loro colori tenui e la loro rigorosa impaginazione, trovano comunque nell'insieme perfetta armonia con i più intricati e fantasiosi emblemi del Bedoli
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800134557
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0