motivi decorativi architettonici

decorazione plastica, 1789 - 1792

La facciata,a tre ordini,è caratterizzata da un profondo nicchione centrale fiancheggiato da colonne con capoitelli dorici,che si ripetono poi su lesene sia nella parte inferiore che nella parte superiore scandendo linearmente tutta la facciata,che risulta peraltro divisa a metà da una architrave a linee spezzate con una decorazione a dentelli.Il timpamo è sormontatoda quattro vasi con fiaccole,e al suo centro si apre un occhio con decorazione bronzea.Sulle porte laterali si ripete il motivo del timpano ,mentredue ali minori,la cui altezza è limitata al primo piano,sono sormontate da cuspidi piramidali

  • OGGETTO decorazione plastica
  • MATERIA E TECNICA Marmo
    pietra arenaria
    stucco/ modellatura
  • AMBITO CULTURALE Ambito Parmense
  • ATTRIBUZIONI Petitot Ennemond Alexandre (1727/ 1801): disegnatore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Chiesa di S. Liborio
  • INDIRIZZO Via Roma, 12, Colorno (PR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La decorazione della facciata,iniziata nel 1789 fu terminata dopo il 1791,ed eseguita nel corso dei lavori per lo spostamento dell'ingresso principale già rivolto verso il palazzo.Il progetto della nuova facciata è modellato(come segnalato da Bertini,1993)sul progetto del 1774 dell'architetto francese Contant d'Ivry per la chiesa di St.Eustache di Parigi,e tale radice francese,insieme al ruolo da lui svolto presso la corte Borbone,orientano tuttora nell'attribuzione del progetto stesso all'architetto francese Petitot,anche in assenza di prove certe,ed in presenza di altri nominativi proposti(cfr.Cirillo G./ Godi G.,1984)quali quello dell'architetto colornese Pietro Cugini.Siamo favorevoli al mantenimento dell'attribuzione tradizionale anche per la documentata presenza in S.Liborio del suo allievo Donnino Ferrari,e soprattutto per i caratteri stilistici così identificativi che qualificano la decorazione in oggetto.Solo a Petitot,o comunque ad un suo ravvicinato insegnamento infatti può risalire l'ordinata struttura già neoclassica della facciata,con l'iserimento di elementi già di derivazione archeologica quali i capitelli dorici,le urne,gli obelischi cuspidati,architravi e timpani ecc.;e insiemela struttura ancora parzialmente barocca del nicchione centrale,l'architrave a linee spezzate.Un oscillare tra il gusto rococò del "mosso" e il modello classico che è forse la scelta linguistica centrale dell'architetto francese e dei suoi più vicini allievi
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800141755
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • ENTE SCHEDATORE S36 (L. 84/90)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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