Angeli che sollevano la cortina di un baldacchino
dipinto,
Colori vivaci ed intensi nonostante le abrasioni
- OGGETTO dipinto
- AMBITO CULTURALE Ambito Piacentino-lombardo
- LOCALIZZAZIONE Fiorenzuola d'Arda (PC)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Secondo A. Ghidiglia Quintavalle (1969, p.38) questo riquadro a sinistra insieme agli altri quattro della fascia inferiore è di mano diversa da quella che ha condotto il resto della decorazione dell'abside e va semmai accostato agli affreschi della fascia sotto l'organo e a quelli sui piloni a destra. In particolare questi due angeli che sollevano la cortina del baldacchino si collegano, a giudizio della Quintavalle, all'immagine dell'Annunciata dipinta da Giovanni Pietro da Cemmo nella chiesa di S. Rocco a Bagolino, unico affresco superstite nel lato destro della volta dell'abside (Ferrari, 1956, p.65, fig.47, tav.IV). Mentre la studiosa propendevaquindi a considerare il ciclo di Fiorenzuola eseguito in due tempi, nel 1493 gli affreschi dei ranghi superiori (compresi quelli frammentari) e qualche anno dopo i "Miracoli di S. Fiorenzo" e le "Storie della Vergine", più recentemente la critica ha preferito considerarli esito di un'unica campagna esecutiva e maestranza: C. Longeri (1997) sottolinea la compresenza di un retaggio tardogotico (il rincorrersi dei manti, la presentazione frontale dei santi e la resa miniaturistica dei particolari) e stilemi rinascimentali (la salda volumetria cui aspirano alcuni personaggi, le curiose architetture, l'inserimento di personaggi vestiti alla moderna, le figure dei committenti indagati con attenzione ritrattistica) in un linguaggio padano che pare riconducibile ad un maestro "locale, con una pratica artigianale avviata nella periferia meridionale del Ducato" milanese, pittore ignoto allo stato attuale della ricerca, ma attivo in zona anche a Gossolengo, con affreschi nella Cappella del castello. Anche P. Ceschi Lavagetto (1997) riconosce nei dipinti di Fiorenzuola l'impronta di un'unica personalità, presumibilmente formatasi in loco, nonostante sia possibile rilevare in essi alcune diversità di intonazione legate alla presenza di aiuti. Secondo Longeri (p. 36) l'affresco con i due angeli era forse connesso alla presenza di un tabernacolo o di un'immagine sacra
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800112999
- ENTE SCHEDATORE S36 (L. 145/92)
- DATA DI COMPILAZIONE 1980
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DATA DI AGGIORNAMENTO
1997
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0