Apollo e Dafne

coppa, ca 1550 - ante 1599

Coppa con pareti che si aprono armoniosamente a corolla, arricchendo l'iniziale forma ad alzata. Grande piede tronco-conico

  • OGGETTO coppa
  • MATERIA E TECNICA maiolica/ pittura
  • MISURE Diametro: 23.8 cm
    Altezza: 5.1 cm
  • AMBITO CULTURALE Ambito Urbinate
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Nazionale di Ravenna
  • LOCALIZZAZIONE Monastero benedettino di San Vitale (ex)
  • INDIRIZZO via San Vitale, 17, Ravenna (RA)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La coppa presenta la raffigurazione della vicenda di Apollo e Dafne. Al centro della scena Apollo cerca di afferrare la ninfa Dafne mentre questa sta per trasformarsi in un albero di alloro. In alto troviamo un amorino nell’atto di lanciare una freccia e in basso, a destra, la figura di un vecchio uomo che probabilmente rappresenta la personificazione del fiume. Sullo sfondo, infine, vediamo borghi con case e castelli. Il retro presenta una scritta in azzurro e due filetti gialli concentrici all’orlo. Non si è rintracciato un modello incisorio perfettamente corrispondente all'elaborazione iconografica della coppa. Le figure principali di Apollo e Danfe nonchè, in misura minore, quella dell'amorino e dell’uomo che personifica il fiume, mostrano comunque somiglianze con l'illustrazione del mito presente nelle “Trasformazioni” di Lodovico Dolce (ad esempio nell’edizione: L. Dolce, Trasformazioni, Venezia, 1561, pagine 19), anche se nella coppa la posizione delle membra non è rispettata e la metamorfosi di Dafne viene estesa al capo. In un'altra incisione dovuta a Bernard Solomon nell'edizione lionese del 1559, rispecchiata in due tondini (J. Lessmann, Majoliken aus der Werkstatt der Fontana, in Faenza - Bollettino del Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza, anno LXV, 1979, fascicolo VI, numeri 215, 216), compare un ulteriore elemento rispetto le “Trasformazioni” del Dolce, la faretra di Apollo, contemplato nella coppa. Il modello iconografico del pezzo può essere ricercato in una versione intermedia tra le due incisioni citate o piuttosto che l'autore abbia combinato più di un esemplare nella descrizione dei particolari descritti, rimanendo in invece immutato il nucleo essenziale della composizione. Quest'ultimo sembra, infatti, rifarsi ad un modello già da tempo stereotipato, basato su figure ed atteggiamenti delle stesse divenuti canonici, valido pertanto per edizioni diverse e diverse realizzazioni grafiche. (Riferimenti BIB: 00000182)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA detenzione Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800105226
  • NUMERO D'INVENTARIO Museo Nazionale di Ravenna RCE 1860
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Ravenna Ferrara Forli'-Cesena e Rimini
  • DATA DI COMPILAZIONE 1974
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2013
    2015
  • ISCRIZIONI nel verso, nel piede - Predel exemplo/ gia' dal minotauro/ hor per fugir dapoline il furor/ coversa so in verdigia/ te lauro - operatore museale - corsivo - a pennello - italiano
  • DOCUMENTAZIONE ALLEGATA scheda catalografica (1)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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