Melchisedec offre il pane ed il vino ad Abramo; Giuseppe consegna sacchi di grano ai suoi fratelli; Sansone spiega l'indovinello del leone; David trasporta l'Arca dell'alleanza a Gerusalemme

dipinto,

Dipinto murale

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
  • ATTRIBUZIONI Baderna Bartolomeo (1632/ 1700)
  • LOCALIZZAZIONE Fiorenzuola d'Arda (PC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Sulla base di un documento rinvenuto nell'Archivio Parrocchiale dall'Aimi (1977) in cui, in data 30 settembre 1680, si dichiara di pagare "Al sig. Bartholomeo Baderni filippi 50 per le sue pitture fatte alla capella del S.mo", si deduce che con ogni probabilità l'autore di questi affreschi è il pittore piacentino Bartolomeo Baderna, attivo a Piacenza nella seconda metà del Seicento soprattutto come frescante. Per quanto il documento non dia precise indicazioni sulla natura della prestazione del Baderna, tuttavia, per la straordinaria coincidenza di data con quella del pagamento degli stucchi, dovendo essere i due lavori eseguiti più e meno contemporaneamente si può ipotizzare che la sopracitata nota si riferisca alla decorazione ad affresco, così strettamente connessa con quella a stucco ed in sintonia stilistica con essa. In quest'opera il pittore conferma la propria estrazione bolognese, con ricordi del Domenichino e del Reni, indubbiamente legata alla sua formazione presso il bolognese Giovanni Francesco Ferranti, a Piacenza tra 1644 e 1653, alla cui levatura il Baderna non riuscì tuttavia ad accostarsi, caratterizzandosi in genere per un linguaggio piuttosto corsivo. Il ciclo in esame, ovviamente incentrato sul tema eucaristico, riveste un particolare interesse come documento dell'attività del pittore, le cui opere sono andate in gran parte perdute o si trovano in uno stato di grave degrado, come gli affreschi nella chiesa di San Paolo a Piacenza (sui quali sono stati intrapresi lavori di restauro) di poco posteriori a quelli di Fiorenzuola ed analogamente incentrati su episodi biblici. Secondo la Longeri (1993) entrambi i cicli evidenziano "una comune attenzione alla definizione plastica dei personaggi e dei panneggi ed alla definizione delle muscolature, paralleli accenni paesaggistici, insieme ad un ricorrente impaccio nelle distribuzione delle figure in profondità e ad una certa monotonia e genericità nella resa dei volti". Qulche incertezza nell'identificazione degli episodi, dovuta ad una certa libertà iconografica da parte dell'autore; in particolare si è qui accettata l'interpretazione della Longeri, anche per la scena raffigurante Giuseppe e i fratelli, ritenuta invece da Rabitti-Carbonari (1991) raffigurazione della "Parabola del convito". Si tratta comunque di temi legati a prefigurazioni eucaristiche e personaggi messianici, in correlazione alla dedicazione della cappella
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800103750B
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • ENTE SCHEDATORE S36 (L. 145/92)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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