Busto di San Fiorenzo; Busto di San Vittore; Busto di San Savino; Busto di San Mauro
scultura
Spinazzi Angelo Maria (1693/ Post 1785)
1693/ post 1785
Panini Giovanni Paolo (1691/ 1765)
1691/ 1765
I quattro busti poggiano su basamenti troncopiramidali ad angoli smussati, profilati inferiormente e superiormente da cornici modanate e recanti sul lato anteriore una cartouche col nome del santo raffigurato. Tutti e quattro indossano mitria e piviale, riccamente decorati da un raffinato lavoro di cesello che determina un gioco di lucido e opaco simulante i vari tipi di stoffa ed i ricami; i volti sono finemente modellati con bel gioco chiaroscurale, lievemente variati nell'atteggiamento e nel movimento della barba
- OGGETTO scultura
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MATERIA E TECNICA
argento/ traforo/ sbalzo/ stampaggio/ cesellatura/ doratura
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ATTRIBUZIONI
Spinazzi Angelo Maria (1693/ Post 1785): esecutore
Panini Giovanni Paolo (1691/ 1765): disegnatore
- LOCALIZZAZIONE Fiorenzuola d'Arda (PC)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE I quattro busti raffigurano San Fiorenzo ed i primi tre vescovi piacentini; fanno parte di una splendida parure, costituita inoltre da sei candelieri con Crocifisso e tre cartegloria, che il Canonico Pier Francesco Salomoni donò alla chiesa nel 1750 quale arredo per l'altare maggiore, così come si evince dall'iscrizione che compare su alcuni dei pezzi e dallo stesso atto di donazione, ove gli stessi sono precisamente elencati (cfr. Longeri 1992, pp. 92-93); per la loro realizzazione il Salomoni si rivolse ad una delle più importanti botteghe orafe di Roma, quella del piacentino Angelo Spinazzi, autore di veri e propri capolavori per Papa Benedetto XIV, per il re di Portogallo e per il Cardinale Alberoni. Proprio il potente prelato piacentino potrebbe essere stato il tramite della commissione, cui forse non fu estraneo neppure G. Paolo Panini, progettista dello stesso altare maggiore sempre su incarico del Salomoni. Arisi (1961, 1969, 1979, 1986,) ha ripetutamente suggerito la possibilità che a lui si debba anche il disegno delle suppellettili argentee e la Longeri (1992) sottolinea come effettivamente la sobrietà dell'altare sia programmatica al risalto del corredo, che vi era stato contemplato probabilmente fin dalla fase progettuale. L'impronta del gusto romano è evidente nel modellato fluido dei pezzi, secondo la Bandera (1979) consonante coi disegni dell'argentire Giovanni Giardini, anch'egli attivo per il Papa, ed in particolare nei busti sarebbe palese l'eco della cultura berniniana nel vitale denamismo di panneggi e barbe
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800103706
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
- ENTE SCHEDATORE S36 (L. 145/92)
- DATA DI COMPILAZIONE 1959
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DATA DI AGGIORNAMENTO
1971
1980
1997
2006
- ISCRIZIONI nel cartiglio della base - S. FIORENZO/ S. VITTORE/ S. SAVINO/ S. MAURO - lettere capitali - a incisione - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0