prospettiva architettonica

disegno, 1800 - ca 1828

Penna, inchiostro nero; acquerello grigio su carta avorio. Bordo contornato a penna, inchiostro nero. Prospettiva architettonica di un cortile interno di un palazzo. Due arcate, poste in primo piano, consentono la vista di sguincio del cortile che presenta due ordini di arcate sovrapposte ed il secondo piano un po' arretrato con superficie ritmata da paraste ed interrotta da finestre con trabeazione mistilinea. Le arcate del portico, doriche al piano terra e ioniche in quello nobile, sorrette da colonne fiancheggiate da alte paraste costituiscono una rivisitazione della serliana. Basse balaustre corrono lungo entrambi i piani, ed in quello superiore sono arricchite di statue e vasi

  • OGGETTO disegno
  • MATERIA E TECNICA carta/ penna/ acquerellatura
  • AMBITO CULTURALE Ambito Emiliano
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Pinacoteca Nazionale di Bologna, Gabinetto dei Disegni e delle Stampe
  • LOCALIZZAZIONE Noviziato di S. Ignazio
  • INDIRIZZO Via Belle Arti, 56, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Cortile interno del palazzo ducale di Modena. Questo disegno, per soggetto e stile, possiamo considerarlo parte integrante di un insieme di cinque prospettive architettoniche eseguite in ambito emiliano alla fine degli anni venti dell'Ottocento. Presso il museo civico di storia e arte medievale e moderna di Modena (Raccolta di stampe, dono Azzolini n. 309) si conserva un fascicolo di litografie, cinque delle quali per soggetto ed esecuzione pressochè identiche a quelle custodite nel Gabinetto Disegni e Stampe della Pinacoteca di Bologna. Le iscrizioni, poste al di sotto delle stampe, ci riferiscono che esse venenro eseguite nel 1828 (Modena lit. Gaddi) secondo il progetto di Giuseppe Soli e furono ridotte "in prospettiva dal vero" da G. Gualdi. In particolare, esse si riferiscono alla riedificazione del palazzo ducale di MOdena voluta da Francesco IV d'Austria Este, che entrò trionfalmente in città nel 1814. Il progetto, iniziato sotto la direzione ed ideazione di Giuseppe Soli (morto nel 1823), fu proseguito dal figlio Gusmano e ultimato nel 1830. Secondo il Bulgarelli, tra le litografie ed il progetto eseguito, vi sono molteplici differenze, ma egli afferma di non essere in grado di stabilire se "il disegno di Gusmano Soli corrisponda esattamente al progetto, ed in quale epoca siano intervenute le variazioni". Allo stato attuale delle ricerche è difficile comprendere il rapporto tra i nostri disegni e le stampe modenesi. Probabilmente l'autore degli acquerelli ebbe la possibilità di copiare le incisioni. A questo proposito sarebbe di estremo interesse una più precisa conoscenza dell'opera del Gualdi, sin ora del tutto trascurata
  • TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800055263
  • NUMERO D'INVENTARIO 28283
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Pinacoteca Nazionale di Bologna e Palazzo Pepoli Campogrande
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Bologna Ferrara Forli'-Cesena Ravenna e Rimini
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

BENI CORRELATI

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - 1800 - ca 1828

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'

ALTRE OPERE DELLO STESSO AMBITO CULTURALE