altare - bottega veneta, bottega veneziana, bottega ravennate (sec. XV, sec. XVII, sec. XVIII)

altare, 1400 - 1499

Altare con mensa a forma di urna, dalla profilatura rastremata e decorata sul fronte con marmi rossi e verdi. Ai lati della mensa, su due alti basamenti decorati con uno stemma in marmo bianco e iscrizione su marmo nero, sono due statue di San Paolo a destra e San Pietro a sinistra e, più in alto sopra di loro, due angeli in piedi che sorreggono una cortina in marmo bianco con frange dorate. L'ancona è scandita da due colonne in marmo rosso con capitelli corinzi poggianati su basamenti in marmo bianco con tarsie scure.Il timpano spezzato reca al centro un medaglione con l'apparizione della Vergine alla matrona Giovanna. L'edicola centrale è racchiusa da due colonne in marmo rosso con caputelli corinzi in marmo bianco e sormontata da un timpano spezzato con al centro cartiglio con iscrizione. All'interno del timpano sono sei chiavi e due stemmi. All'interno dell'edicola è conservata l'immagine ad affersco della Beata Vergine delle Grazie contornata da una cornuce in argento sbalzato

  • OGGETTO altare
  • MATERIA E TECNICA marmo/ sagomatura/ doratura/ pittura
    argento/ sbalzo/ cesellatura
    legno/ intaglio/ doratura/ pittura
    stucco/ modellatura
  • AMBITO CULTURALE Bottega Veneta Bottega Veneziana Bottega Ravennate
  • LOCALIZZAZIONE Faenza (RA)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Questo ricco altare marmoreo è il frutto di un'operazione compositiva che unisce insieme elementi plastici del seicentesco altare commissionato dal Cardinal Rossetti (1681) a parti settecentesche realizzate in occasione della ristrutturazione della cappella a cura della confraternita della Beata Vergine delle Grazie (1762). A questo si deve aggiungere anche la quattrocentesca immagine ad affresco della Beata Vergine delle Grazie e il quttrocentesco tabernacolo.. La mensa è seicentesca e dal gennaio 1700 accolse le spoglie del Beato Nevolone, beato faentino, che si potevano vedere attraverso una grata dorata. La mensa, le statue dei santi e di angeli e i basamenti con le iscrizioni, risalenti alla seconda metà del XVII secolo, sono stati riadattati nel secolo seguente in occasione della ristrutturazione della cappella. La mensa e le basi sono probabilmente del veneziano Giovan Battista Cavalieri su disegno di Carlo Fontana, ticinese operante a Roma. Le statue sononprobabilmente di un seguace di Giusto Le Court
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800055006
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Bologna Ferrara Forli'-Cesena Ravenna e Rimini
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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