Generico, personaggio con mantello

burattino,

Figura in veste di nobil uomo con abito di colore beige profilato con passamanerie; sopra una giacca in tessuto broccato decorata anch'essa con passamanerie e applicazioni in filo dorato. Sulla spalla destra un ampio mantello nello stesso tessuto dell'abito. Ai polsi pizzo bianco. Al collo un piccolo fazzoletto in pizzo fermato con una spilla. Sul capo un cappello tricorno di colore arancio, con piuma e profilato con passamaneria

  • OGGETTO burattino
  • MATERIA E TECNICA cartapesta/ modellatura/ pittura
    filo di cotone/ lavorazione a uncinetto
    LEGNO
    seta/ broccata
  • AMBITO CULTURALE Bottega Emiliano-romagnola
  • LOCALIZZAZIONE Imola (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La storia dei burattini viene fatta risalire alle origini delle rappresentazioni teatrali. Nell'accezione contemporanea il burattino compare nel Rinascimento e ha diffusione nel '600 e nel '700. In quest'ultimo periodo il mondo delle fiabe, delle novelle, delle farse popolari, dei racconti cavallereschi e fantastici, accantonato dai palcoscenici con l'imporsi del teatro di Goldoni, basato principalmente su personaggi e vicende tratti dalla vita di tutti i giorni, ha finito col trovare rifugio proprio tra i burattini.Dai canovacci della commedia dell'arte provengono sicuramente alcune produzioni burattinesche come "Sganapino barbiere dei morti". Se la marionetta è mossa dal complicato intreccio di fili, il burattino è montato direttamente sulla mano del burattinaio. Alla testa, in legno o cartapesta, veniva attaccata una "tunica" o abito, il cosiddetto "buratto" o "tarlantana", tessuto di cotone a trama larga che veniva utilizzato per setacciare la farina dalla crusca, usato come sottoveste rendeva più comodo e maneggevole il burattino. Modena è la capitale dei burattini, sia per tradizione, sia perchè qui sono nati i più celebri burattinai : Luigi Campogalliani, Giulio Preti e Giovanni Trassinari. Le opere verdiane e gli spettacoli legati al Risorgimento destavano tra il pubblico notevole interesse: essi venivano modificati e semplificati secondo la fantasia del burattinaio, espressioni di un bisogno sociale, di una necessità psicologica della popolazione che sfociava nella caratterizzazione di una maschera locale ben determinata (Sandrone a Modena, Menghello a Milano, Pantalone a Venezia, Gioppino a Bergamo, Balanzone a Bologna)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800054802
  • NUMERO D'INVENTARIO G
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Bologna Ferrara Forli'-Cesena Ravenna e Rimini
  • DATA DI COMPILAZIONE 1997
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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