allegoria della Vittoria

monumento ai caduti ad ara 1925 - 1928/06/13

Il monumento è costituito da una base a tre gradini che sorregge il piedistallo dell’obelisco formato da figure di Vittorie alate poste negli angoli, con larghe ali aperte sulla superficie parietale. Le quattro figure rappresentano l'eroico sforzo compiuto dall'esercito al raggiungimento della Vittoria nei suoi campi fondamentali: l'armata della terra, del mare, del cielo e dell'officina. Le Vittorie sorreggono un’ara simbolica ornata con festoni di quercia. Da essa si eleva la stele di pietra, in origine fasciata nella sommità da fasci littori e corone di ulivo, la quale rappresenta simbolicamente “la fiamma purificatrice e vivificatrice” che prende vita da un braciere. Nel basamento, tra i piedistalli che sorreggono le Vittorie, sono inserite quattro lapidi bronzee con l'elenco dei caduti

  • OGGETTO monumento ai caduti ad ara
  • MATERIA E TECNICA Bronzo
    pietra/ scultura
  • MISURE Profondità: 9.50m
    Altezza: 9.50 m
    Larghezza: 17.30m
    : 17.30 m
  • ATTRIBUZIONI Zanelli Angelo (1879/ 1942): scultore
    Milani Giovanni Battista (1876/ 1940): progettista
  • LOCALIZZAZIONE Giardino "Curti"
  • INDIRIZZO Viale Giambattista Zappi, Imola (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il monumento ai Caduti della guerra 1915-1918 di Imola era originariamente in piazza Matteotti (all'epoca Piazza Vittorio Emanuele). Nel settembre 1921 il Regio Commissario comunale denunciò l’assenza, ad Imola, di un’opera in ricordo degli imolesi caduti in guerra. Dalla denuncia nacque un dibattito sulla collocazione del futuro monumento che, dopo varie e controverse ipotesi, fu destinato al giardino pubblico “Benvenuto Rambaldi”. Per la sua realizzazione, fu bandito un pubblico concorso, ma la Commissione giudicatrice non ritenne meritevole nessuno dei 19 bozzetti presentati. Negli anni 1923-25 si discusse nuovamente sulla collocazione del monumento e, alla fine, si optò per la piazza centrale della città, dedicata a Vittorio Emanuele (oggi, piazza Matteotti). La scelta, molto contestata, fu appoggiata dall’organo locale del Fascio, la “Fiamma”. Nel 1925 vennero incaricati della progettazione l’architetto Giovanni Battista Milani e lo scultore Angelo Zanelli, entrambi romani. L’opera, composta da 120 elementi in pietra di Viterbo e bronzo, fu ultimata nel dicembre del 1926 e subito coperta da un telo che la nascose alla vista dei cittadini fino al 1928, periodo in cui si svolsero i lavori di riqualificazione della piazza. Venne inaugurata il 13 giugno di quell’anno, alla presenza del Re Vittorio Emanuele III e della Regina Elena. La storia del monumento ai Caduti di Imola è travagliata. Il 27 luglio 1943 furono tolti e distrutti i fasci littori che lo decoravano; negli anni Sessanta e Settanta si cominciò a parlare dell’opportunità di rimuoverlo dalla piazza; nel 2002 fu sottoposto a vincolo di tutela dal Soprintendente Regionale per la sua importanza storico-artistica; negli anni seguenti, la riqualificazione della piazza, attuata dopo una serie infinita di avvio e fermo lavori dovuti ad irregolarità e contrasti, ha portato, fra mille polemiche, allo smontaggio del manufatto. I 120 pezzi che lo compongono, sono stati restaurati e ricomposti nel 2011 nel giardino “Curti”, con i quattro storici lampioni attorno al basamento. Bibliografia: "Imola, il comune, la piazza", a cura di M. Montanari e di T. Lazzari, 2003, pp. 360-366; "I sovrani a Imola", in “Il Comune Di Bologna”, Giugno 1928; C. Cresti, "Architetture e statue per gli eroi. L’Italia dei Monumenti ai Caduti", Firenze 2006, p. 113. Sitografia: www.immaginidistoria.it/; www.temi.comune.imola.bo.it/; http://www.emiliaromagna.beniculturali.it/index.php?it/108/ricerca-itinerari/46/669
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800577512
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Bologna Ferrara Forli'-Cesena Ravenna e Rimini
  • DATA DI COMPILAZIONE 2014
  • ISCRIZIONI lato ovest (fronte), sull'obelisco in basso - IMOLA/ A’ SVOI FIGLI CADVTI/ ETERNI/ NELL’ESEMPIO/ E/ NELL’AMORE - capitale - a caratteri applicati in bronzo - italiano
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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