Stazione XII: Gesù innalzato e morto in croce

dipinto,

Personaggi: Gesù Cristo

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Calvi Jacopo Alessandro Detto Sordino (1740/ 1815): esecutore
  • LOCALIZZAZIONE Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nella dodicesima stazione dedicata al momento culminante del dramma sacro, la Crocifissione di Gesù, Calvi, mantenendosi fedele all'orientamento classicista dell'Accademia Clementina, sceglie la strada di una compassata soluzione compositiva. L'attività di Professore all'interno dell'Accademia, alla quale risulta aggregato dal 1770 e nella quale assume per diverse volte dal 1776 l'incarico di Direttore di Figura (Biagi Maino 1989, II, p. 645), impone a Calvi una "severità nella difesa delle tradizioni del passato" (Biagi Maino 1989, I, p. 292) che trova conferme nei suoi interessi letterari e teorici e nell'applicazione ai lavori di restauro di opere antiche affidategli con stima dai colleghi clementini (Biagi Maino 1995, pp. 421-422). La conoscenza degli stili dei maggiori protagonisti della pittura locale è un motivo di orgoglio professionale costantemente manifestato in occasione delle tre tele commissionategli per la Via Crucis di Bazzano. Il piccolo dipinto della Crocifissione si offre a pretesto per un sentito omaggio alla lezione di Guido Reni, assunto a modello di riferimento già per la precedente Crocifissione della chiesa di San Giuliano a Bologna, eseguita da Calvi tra il 1770 e il 1781: la versione proposta a Bazzano se ne discosta per un più evidente senso dell'equilibrio ottenuto modificando la posizione delle due figure dolenti a sinistra. Ne consegue un'adesione ancora più stretta al dettato di Reni, cui tuttavia Calvi si accosta per un rigore formale che non ostacola l'effusione dei sentimenti. Il silenzio del dialogo fra la madre e il figlio svela la vocazione monumentale coltivata da Calvi a partire dall'esempio della famosa pala per i Cappuccini (Bologna, Pinacoteca Nazionale) di Reni. Tuttavia, se nella figura compunta e dalla struttura solida e pulita della madre, avvolta nelle spesse pieghe del panneggio, è possibile cogliere un'anticipazione degli esiti del purismo ottocentesco (Roli 1977, p. 126; Busmanti 1989), nel gusto narrativo per l'episodio secondario dei soldati in allontanamento sullo sfondo va percepito il legame ancora vivo con la pittura di età post-tridentina, che avrebbe decretato il successo di Calvi nell'ambiente religioso bolognese (Biagi Maino 1989, I, p. 291). Dei tre episodi eseguiti da Calvi per la Via Crucis, solo di questo dipinto è noto un disegno preparatorio riguardante la figura della Vergine dolente: condotto a matita, carboncino e tracce di gessetto bianco su carta, è conservato in collezione privata ed è stato pubblicato nel 1989 da Busmanti (1989, pp. 19, 62 fig. 37)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800053397
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Bologna Ferrara Forli'-Cesena Ravenna e Rimini
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO AUTORE - Calvi Jacopo Alessandro Detto Sordino (1740/ 1815)

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'