pastore con gregge
dipinto
Brandi Domenico Detto Micco (maniera)
1684/ 1736
Sullo sfondo di un cielo azzurro percorso da grandi nuvole bianche e di un paesaggio montagnoso, un pastore è seduto vicino al suo cane e al suo gregge. Cornice in legno dorato, lisce, con gola modanata in velluto rosso
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
tela/ pittura a olio
- AMBITO CULTURALE Ambito Italia Centro-meridionale Ambito Romagnolo
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ATTRIBUZIONI
Brandi Domenico Detto Micco (maniera): pittore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE palazzo Prati Savorelli
- INDIRIZZO corso Armando Diaz, 49, Forlì (FC)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Nel Fondo Fototeca Zeri (busta 661, fascicolo 4 – “Arcangelo Resani, Philipp Peter Roos (Rosa da Tivoli), Domenico Brandi, Joseph Roos, Johann Heinrich Roos, Johann Melchior Roos 1”) sono schedati due dipinti raffiguranti “Capre con pastore e cane”, assegnati a Domenico Brandi alias Micco (nn. inv. 155845-155846). Una delle due tele è del tutto simile nella impostazione a questo “Pastore con gregge” della collezione Prati Savorelli. Domenico Brandi nasce nel 1684 a Napoli e si forma presso il padre Gaetano, noto e abile prospettico e decoratore, per poi specializzarsi nella pittura di animali e paesaggi, collaborando con la bottega dello zio Nicola Russo. Stando alla biografia del De Dominici, trascorre un periodo a Roma, dove frequenta lo studio di Benedetto Luti e si accosta alla maniera di Rosa da Tivoli con il quale è stato più volte scambiato nell’attribuzione di vari paesaggi: “Indi essendo richiesto dipingere alcuni Animali in grande, egli che giammai avea passato tele da quattro palmi facendosi animo, andò in casa di un Signore Romano, che avea molti quadri di Monsù Rosa, e senza avervi altra conoscenza, con gran spirito l’espose il desiderio, che aveva di studiare su l’opere ch’ei possedeva del Rosa, e quel Signore vedendo, che voleva profittar con lo studio, benignamente gli concede di copiarli. Copiando adonque i quadri di Monsù Rosa prese più franchezza nel dipingere gli Animali, ma sempre però torna a dipingere le cose picciole, non so se per proprio genio, o per altrui richieste: essendo di parere alcuni, che ancora non si era assicurato a dipingere in grande gli Animali, tuttochè copiati molti ne avesse con libertà di pennello” (B. De Dominici, Vite de’ Pittori, Scultori ed Architetti, Napoli 1742, p. 561). Per quanto riguarda “Pastore con gregge” dell'Istituto Prati, non è al momento possibile proporre con sicurezza la responsabilità esecutiva. Potrebbe essere una versione dello stesso Brandi o una copia antica che presenta varianti nella resa della capra a destra e nella figura del pastore. Secondo la nota periziale del pittore Paolo Agelli (1778-1841), anche nella residenza dei nobili forlivesi vi sono due composizioni pendant, seppur collocate in diverso contesto culturale figurativo: “N.° 21. Un quadro rappresentante un Pastore con diverse Capre e […] Cane di scuola Veneziana / 20.” e al “N.° 22. Altro consimile / 20.”
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800052276
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
- DATA DI COMPILAZIONE 1992
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
2022
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0