San Domenico

dipinto, ca 1587 - ca 1587

Affresco staccato e portato su tela

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
  • MISURE Altezza: 220
    Larghezza: 112
  • ATTRIBUZIONI Carracci Ludovico (1555/ 1619): esecutore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Basilica di S. Domenico
  • INDIRIZZO piazza S. Domenico, 13, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE I frammenti rappresentanti la Carità (scheda di catalogo 25100), San Francesco (scheda di catalogo 25101) e San Domenico sono quanto rimane della decorazione ad affresco realizzata da Ludovico Carracci nella cappella Lambertini. Da quanto emerge dalla descrizione del Malvasia (1678), si trattava di una composizione complessa: c'era una scena con Sansone nell'atto di reggere una colonna e la raffigurazione di Domenico e Francesco sotto un "baldachinotto" con tende e ricche guarnizioni. Una traccia di questa struttura si può forse individuare nello sfondo del San Domenico dove si possono leggere i resti di una tenda. La Carità si trovava sulla volta, inserita in un arco o nicchia. Gli affreschi furono strappati nel 1731, in occasione della risistemazione della chiesa secondo il progetto del Dotti. Il documento con cui i padri domenicani concedono ai Lambertini il permesso di costruire la loro cappella è datato 1 settembre 1586. Il Gualandi ricorda che il 9 settembre 1587 fu commissionata la pala d'altare a Durante Alberti che la consegnò nel marzo del 1588. Dal documento di concessione emerge chiaramente che la cappella doveva ancora essere costruita e quindi si può fissare il 1586 come il termine "post quem" per gli affreschi di Ludovico, che Malvasia aveva riferito alla prima attività dell'artista, subito prima della pala Bargellini che è datata 1588. Lanzi, che ritenne gli affreschi successivi, ne spostò l'esecuzione intorno al 1590. Arcangeli (1956) ha suggerito una datazione ancora più tarda e ha collocato l'opera intorno al 1592. Le proposte più recenti della critica tendono, invece, a ricondurre l'esecuzione degli affreschi intorno al 1587-1588, e cioè negli stessi anni in cui fu realizzata la pala d'altare da Durante Alberti. "A ridosso del dipinto eseguito per i Bargellini, la Carità si affianca all'affresco della Madonna di San Pellegrino che ha con la pala evidenti affinità compositive, pur tra riminiscenze del giovanile San Vincenzo. Ma anche i santi della cappella Lambertini sono parenti stretti di quelli della Pala Bargellini per via degli ampi gesti esortativi, dei volti emanciati dalle larghe e livide orbite oculari" (Stanzani)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800028388
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Bologna Ferrara Forli'-Cesena Ravenna e Rimini
  • DATA DI COMPILAZIONE 1998
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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