Madonna con Bambino e due angeli; Tre virtù teologali; Motivi decorativi a candelabra e festoni
monumento funebre
post 1477 - ante 1480
Ferrucci Francesco Di Simone (1437/ 1493)
1437/ 1493
Architettura a edicola profilata con decorazioni a motivi vegetali; nel sottarco rilievo con Madonna e Bambino, sorretto da due angeli. La fascia sottostante è tripartita: in ogni campitura trova spazio la raffigurazione di una virtù teologale. Sul catafalco sorretto dall'arca a piedi leonini, è la figura distesa del defunto
- OGGETTO monumento funebre
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MATERIA E TECNICA
marmo bianco/ scultura
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ATTRIBUZIONI
Ferrucci Francesco Di Simone (1437/ 1493): esecutore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Basilica di S. Domenico
- INDIRIZZO piazza S. Domenico, 13, Bologna (BO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Attivo a Firenze a partire dal 1463, anno in cui scolpì le decorazioni della badia fiesolana, Ferrucci aprì bottega nel 1466, lavorando con continuità al cantiere della SS.ma Annunziata. La prima venuta a Bologna, come collaboratore ai lavori di San Petronio, è databile agli anni giovanili dell'apprendistato, mentre con il monumento Tartagni realizza la sua opera più conosciuta e, fortunatamente, più documentata. Alla Biblioteca Nazionale di Stoccolma, infatti, è conservato un disegno per il monumento di San Domenico che ci aiuta a stabilire le coordinate stilistiche e i modelli di riferimento di Ferrucci: in prima istanza vale la pena sottolineare la riproduzione esatta di alcuni particolari del sepolcro Marsuppini di Desiderio da Settignano che nella realizzazione vengono decantati traducendosi in un'esplicita citazione di elementi ormai archetipici della scultura fiorentina (il festone che si diparte dal vaso, le arpie, l'arca, la tripartizione del sottarco e la figura distesa del defunto). A questo vanno aggiunti tratti stilistici verrocchieschi (con Verrocchio Ferrucci aveva collaborato a più riprese) distillati in un modo di scolpire meno calligrafico, più chiaroscurale, che potrebbe essere il segno di un avvenuto incontro (anche se non precisabile "ad annum") con la scultura potentemente dinamica di Niccolò dell'Arca. Questi elementi ci portano a considerare Ferrucci come artista eclettico, in grado di condensare suggestioni diverse in realizzazioni dall'altissimo livello qualitativo. Di questo sia prova la finezza d'intaglio delle decorazioni del sepolcro Tartagni, mentre nel brano del volto dell'anziano giureconsulto la tipologizzazione lascia il campo alla ricerca naturalistica che, senza parlare di ritratto vero e proprio, ha accenti di profonda realtà
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800028152
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Bologna Ferrara Forli'-Cesena Ravenna e Rimini
- DATA DI COMPILAZIONE 1996
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI al centro del sarcofago - ALEXANDRO TARTAGNO IMOLEN./ LEGUM VERISS. AC FIDISS. INTER/ P.R.Q.V.AN. LIII FILII PIENTISS P./ OP. B.M. POS. OBIIT AN. MCCCCLXXVII - lettere capitali - a caratteri applicati - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0