armadio da sacrestia di Cossetti Francesco Antonio (attribuito) - ambito emiliano (sec. XVII, sec. XVIII)

armadio da sacrestia, ca 1640 - ca 1649
Cossetti Francesco Antonio (attribuito)
notizie prima metà sec. XVIII

Corpo inferiore, su zoccolo chiuso modanato, a tre settori con due coppie di sportelli ciascuno, scanditi da pilastrini lisci aggettanti. Gli specchi che decorano gli sportelli sono a croce greca limitata da cornici rilevate. Piani d'appoggio estraibili. Corpo superiore con sportelli a quattro ante pieghevoli: otto ante per ognuno dei tre settori che sono separati da paraste con basi e capitelli modanati. Nell'armadio a sinistra gli sportelli sono doppi e sovrapposti, in quello a destra sono in un'unica fila. Specchiature con cornici rilevate e sagomate. Trabeazione con triglifi e conicione aggettante, plurimodanato, con fila di dentelli

  • OGGETTO armadio da sacrestia
  • MATERIA E TECNICA LEGNO DI NOCE
  • AMBITO CULTURALE Ambito Emiliano
  • ATTRIBUZIONI Cossetti Francesco Antonio (attribuito)
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Amadori Ludovico
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Basilica di S. Domenico
  • INDIRIZZO piazza S. Domenico, 13, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Uno dei due armadi, citato nei documenti come "quel armadio grande di noce che sta in sacrestia, fu fatto eseguire da Giuseppe Pasqualini, sacrestano di San Domenico per più di 34 anni, negli anni quaranta del Seicento. A lui si deve anche la Madonna del Conventi sulla colonna posta nella piazza e fatta erigere nel 1632. Si tratta dell'armadio posto lungo la parete di destra entrando in sagrestia. L'armadio collocato lungo la parete opposta fu, invece, fatto costruire simile a quello seicentesco nel Settecento, dopo i lavori di restauro della chiesa condotti dal Dotti e dopo i lavori che hanno interessato la struttura della sagrestia: i disegni del Dotti, infatti, mostrano che al tempo della ristrutturazione della chiesa (1727-1732) la parete di sinistra non esisteva. Marescalchi ricorda entrambi gli armadi e, in particolare, "quello alla sinistra, opera di fra' Francesco Antonio Cossetti da Vicenza converso domenicano verso l'anno 1744". Cossetti restaurò nel 1744 il coro e la sua porta che nel 1748 fu adattata alla sagrestia con l'aggiunta di un riquadro in basso. Alfonsi, invece, riporta che entrambi gli armadi furono eseguiti da Lodovico Amadori nel 1605
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800026799
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Bologna Ferrara Forli'-Cesena Ravenna e Rimini
  • DATA DI COMPILAZIONE 1984
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 1997
    2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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