Padre Eterno, Visitazione coi Santi Giovacchino e Giuseppe, Francesco, Chiara e Maurelio

dipinto, 1590/ 1610

La pala, a centina curva in alto, è divisa in due sezioni: a circa metà altezza si eleva un poggio che fa da fondale alle tre figure di Santi in basso, da sinistra Francesco, Chiara e Maurelio. Sul poggio si svolge, contro un cielo nuvoloso la scena della Visitazione, coi Santi Elisabetta e Giovacchino a sinistra, Maria e Giuseppe a destra. Nella lunetta limitata in alto il Padre Eterno, vecchio barbato, è portato in volo da angeli e cherubini. I Santi sono caratterizzati: Francesco dal Crocifisso che tiene con la sinistra, Chiara dall'ostensorio, Maurelio dall'abito pontificale (ricco piviale di broccato, mitra e pastorale)

  • OGGETTO dipinto
  • ATTRIBUZIONI Monio Domenico (1550 Ca./ 1602): esecutore
  • LOCALIZZAZIONE Ferrara (FE)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Piuttosto complesso il problema storico è attributivo. I Cappuccini ferraresi ebbero dal 1537 in poi varie sedi, la più recente delle quali, l'attuale, dal 1615. E' il Baruffaldi a porre il problema dell'attribuzione tendente ai suoi tempi a puntare sul Bambini, ma, egli conclude "finalmente mi sono assicurato conchiudentemente essere opera del nostro Domenico (Mona) fatta agli ultimi tempi del suo dimorare in Ferrara", cioè prima della sua fuga a Modena (dove si dice - ma non è certo - sia morto nel 1602). Il Baruffaldi quindi ammette che il Bambini abbia completata l'opera. Le guide di Ferrara successive accolgono l'opinione del Baruffaldi ad eccezione dello Scalabrini che preferisce il nome del Bambini, cioè dell'allievo diretto del Mona. Messa fuori causa giustamente un'assurda attribuzione del Medri (1933 e 1953) a Camillo Ricci, il Riccomini, pur catalogando la pala sotto il Bambini, accetta in sostanza il Baruffaldi. Ora a noi pare che sostanzialmente la parte del Mona si riferisca prevalentemente alla sezione inferiore coi tre Santi, e buona parte della Visitazione, esclusa cioè la figura della Madonna, molto compassata in confronto al maggiore colore cromatico delle figure complementari, che pur ripetono, come spesso nel pittore, modelli a clichè (cfr. testa di S. Chiara e testa della S. Elisabetta; testa del S. Maurelio e testa di S. Giuseppe). A parte ciò rimangono dubbi sul problema Storico in quanto è da spiegare come un dipinto che dovrebbe essere stato impostato prima del 1602 (presa per buona la data della morte del Mona), abbia già il Santo titolare di una Chiesa costruita nel 1615, e inoltre contenga in molta evidenza una scena, La Visitazione, per il cui titolo non ci sono riferimenti. E' anche da osservare che il S. Maurelio non è posto come di solito dovrebbe essere a sinistra, cioè nel posto d'onore alla destra delle figure superne (Madonna, Padre Eterno). Ma tutto ciò può spiegarsi nelle remore della ricostruzione, che può aver comportato discussioni sul rinnovo dei titoli
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800025834
  • NUMERO D'INVENTARIO 13
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Bologna Ferrara Forli'-Cesena Ravenna e Rimini
  • DATA DI COMPILAZIONE 1971
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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