san Cirillo
scultura,
1751 - 1752
Scandellari Filippo (1717/ 1801)
1717/ 1801
Figura intera del patriarca di Alessandria in atto di calpestare con il piede ds. lìEresia, raffigurata da un demonio con serpenti come chioma. La mano ds. del santo, che ha volto barbato e capo scoperto, è appoggiata al petto, la sn. regge un libro ove è scritto in greco. Sotto il libro una testina alata su nubi. Entro nicchia centinata con cherubino al sommo, sovrastata da cimasa modulata in volute ritorte; in basso grande conchiglia fra due ampie volute
- OGGETTO scultura
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MATERIA E TECNICA
Stucco
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ATTRIBUZIONI
Scandellari Filippo (1717/ 1801)
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ALTRE ATTRIBUZIONI
Carboni Antonio
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Chiesa del Carmine
- INDIRIZZO Via Francesco Baracca, 1, Lugo (RA)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La statua di S. Cirillo, difensore della Maternità divina di Maria al Concilio di Efeso, è parte di un gruppo di 5, collocate in chiesa in altrettante nicchie. Di pregevole fattura, tutto il gruppo era tradizionalmente assegnato ad Antonio Carboni, autore di due statue conservate nel coro (Rossi, Faenzi). Ricerche del Sabatini (1954) hanno appurato che sono in realtà state modellate nel 1751-52 dal "Sig. Filippo che lavorò nel Carmine di Bagnacavallo", dove tuttora restano due opere. Poichè l'impronta bolognese delle sculture sposta l'area dell'indagine, parrebbe appropriato pensare allo Scandellari (1717-1801) in epoca giovanile e sotto l'influsso del Bigari (ma cfr. la scheda relativa al Beato Angelo Mazzinghi)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800025724
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Bologna Ferrara Forli'-Cesena Ravenna e Rimini
- DATA DI COMPILAZIONE 1973
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2010
- ISCRIZIONI entro libro - THEOTOKOS -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0