Pasqua degli Ebrei
dipinto,
ca 1540 - ca 1575
Al centro è una tavola con tovaglia bianca, due anfore e un grande piatto con parte dell'agnello che un vecchio, appoggiato ad un bastone, con alto berretto lilla in capo, sta afferrando con la mano sinistra. Alla sinistra un giovane, in veste lilla e verde, gambe fasciate, con largo bastone, sta ripulendo un osso; alla destra un uomo a torso ignudo, con baffi, veste verde e cintura rossa, drappo lilla in capo, è in atto di prendere a sua volta dal piatto. Dietro uomini e donne variamente vestiti, alcuni in atto di parlare; in primo piano al centro due bambini, con bastone e carne in mano e un cane nero. Nel fondo una scala con altri personaggi: in tutta la composizione appaiono ventuno figure; sotto l'arcata della scala si apre una porta
- OGGETTO dipinto
- AMBITO CULTURALE Ambito Romagnolo
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Basilica di S. Domenico
- INDIRIZZO piazza S. Domenico, 13, Bologna (BO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto, già nella sagrestia dove lo vide il Malvasia e dove era ancora alla fine del secolo, portava un'attribuzione a Giorgio Vasari (Malvasia 1686). Già alla fine del secolo XVIII, ne Le pittura di Bologna del 1792, l'attribuzione era dubitosa: "si crede di Giorgio Vasari". La critica più recente riferisce il dipinto ad un anonimo manierista cinquecentesco, d'ambito popolare romagnolo. L'opera è evidentemente influenzata dai modelli vasariani. In particolare, il dipinto conservato in San Domenico può essere accostato alle opere realizzate da Vasari nel refettorio di San Michele in Bosco di Bologna nel 1539: La cena di San Gregorio, Cristo in casa di Marta e il perduto Banchetto di Abramo
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800025087
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Bologna Ferrara Forli'-Cesena Ravenna e Rimini
- DATA DI COMPILAZIONE 1984
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DATA DI AGGIORNAMENTO
1997
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0