Madonna delle febbri. Madonna con Bambino
dipinto,
ca 1330 - ante 1337
Giotto Di Bondone (attribuito)
1267 ca./ 1337
La Vergine, in manto un tempo azzurro, è seduta in posizione frontale su basso trono a schienale semicircolare; regge avanti a sè, seduto in grembo, il Bambino in veste rossa e attitudine benedicente. Entrambi guardano l'osservante e portano, sulle teste aureolate, una corona applicata, sbalzata e con pietre; sul corpo qualche altro piccolo gioiello
- OGGETTO dipinto
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ATTRIBUZIONI
Giotto Di Bondone (attribuito)
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ALTRE ATTRIBUZIONI
ambito bolognese
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Basilica di S. Domenico
- INDIRIZZO piazza S. Domenico, 13, Bologna (BO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'immagine su muro trasportato a massello come si usava nel secolo XIX fu dipinta in origine su un tratto delle mura cittadine. Ritornata visibile nel 1480 a seguito di lavori che la liberarono da terra e detriti accumulatisi nel tempo, divenne presto oggetto della devozione popolare che le attribuì guarigioni miracolose e il titolo di "Madonna delle Febbri". Nel 1572 si costituì una confraternita che provvide alla diffusione del culto anche con la costruzione di una chiesetta in fondo a via Miramonte, nei pressi del ritrovamento, dove fu trasferita l'immagine. In seguito alle soppressioni napoleoniche di fine Settecento, la Madonna delle Febbri fu trasferita nella chiesa di S. Domenico e nel 1812 fu collocata dove tuttora si trova, e cioè nella parete di fondo della cappella Berò, poi Benni e Ghisilieri, nel posto lasciato vuoto dalla "Strage degli innocenti" del Reni (1611 ca.), che fu portata in Francia dopo il 1796, restituita nel 1815 e oggi nella Pinacoteca Nazionale di Bologna. L'affresco fu interamente ridipinto in occasione del restauro della cappella Ghislieri del 1844. Il restauro dell'affresco, che è un frammento di un'immagine di più grandi dimensioni e che in passato è stato riferito a scuola bolognese, ha offerto nuove possibilità di lettura. In occasione di un seminario tenuto il 17 maggio 1999 presso il Dipartimento di Arti Visive dell'Università degli Studi di Bologna, Massimo Ferretti ha attribuito l'affresco a Giotto
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800024709
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Bologna Ferrara Forli'-Cesena Ravenna e Rimini
- DATA DI COMPILAZIONE 1983
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DATA DI AGGIORNAMENTO
1999
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0