paliotto, ca 1731 - ante 1740

Ricca decorazione costituita da cinque compartimenti a sviluppo verticale definiti da ricchi festoni di foglie e fiori con entro una infiorescenza composta a mazzo nei due comparti laterali e in quello centrale, uno stemma con soprastante cappello cardinalizio nel secondo comparto e uno stemma con soprastante corona nel quarto conparto. Un finto gallone dipinto produce una ripartizione geometrica

  • OGGETTO paliotto
  • AMBITO CULTURALE Ambito Emiliano
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Basilica di S. Domenico
  • INDIRIZZO piazza S. Domenico, 13, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Gli altari delle cappelle laterali della chiesa di S. Domenico presentano una serie di paliotti affini sia per quanto riguarda la tecnica sia per quanto riguarda il decoro. I paliotti furono verosimilmente prodotti dalla stessa bottega negli anni immediatamente successivi alla ristrutturazione condotta dal Dotti (1728-1730) che comportò l'unificazione stilistica dell'interno e delle cappelle della chiesa. Il riferimento cronologico più tardo appare sul paliotto dell'ottava cappella a destra già Turrini che reca, all'interno dello scudetto centrale, la data 1750 (che, comunque, può essere stata apposta successivamente). Il disegno che decora i paliotti non è stato ottenuto mediante incavi scavati nel piano di scagliola e riempiti di impasti colorati secondo il procedimento carpigiano, ma i colori sono stati stesi sulla scagliola ancora umida con tecnica simile a quella dell'affresco. Il tipo di tecnica utilizzata, che si riscontra in Romagna in opere del secolo XVIII, induce a riferire i paliotti alla mano di un pittore ornatista. Il disegno è esemplato sui modelli decorativi dei tessuti: la composizione e la sovrabbondanza degli elementi vegetali risente ancora dei modelli decorativi dei tessuti "bizarre" che erano caratterizzati da ripartizioni geometrizzanti delineate da festoni di foglie e fiori semi-naturalistici con motivi ornamentali stilizzati. Rispetto alla più fantastica astrazione del disegno "bizarre" dell'ultimo quarto del Seicento, nei primi decenni del Settecento si afferma una progressiva semplificazione compositiva ed una progressiva accentuazione degli aspetti naturalistici. Un riferimento ai paliotti di tessuto è dato anche dal finto gallone. Nel paliotto della cappella Lambertini il particolare dello stemma con il cappello cardinalizio, che fa riferimento al cardinale Lambertini, arcivescovo di Bologna dal 1731 e papa dal 1740 con il nome di Benedetto XIV, offre un termine ante quem per tutta la produzione dei paliotti, che sono impostati su una decorazione simile. Il termine ante quem è, appunto, il 1740 perchè se il paliotto fosse stato fatto dopo sullo stemma ci sarebbero le insegne pontificie
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800024703
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Bologna Ferrara Forli'-Cesena Ravenna e Rimini
  • DATA DI COMPILAZIONE 1983
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 1997
    2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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