L'Ascensione della Vergine. assunzione della Madonna

soffitto dipinto, 1683 - 1706

La Vergine, a braccia spalancate, ascende all'Empireo e alla Trinità al centro, circondata e sostenuta da uno stuolo di angeli. Le fanno corona santi e profeti, recanti le corone, simbolo della gloria di Essa, e gli attributi della loro santità

  • OGGETTO soffitto dipinto
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco/ pittura a tempera
  • ATTRIBUZIONI Cignani Carlo (1628/ 1719)
  • LOCALIZZAZIONE Forlì (FC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La cupola venne affrescata dal Cignani fra il 1683 e il 1706, come si rileva dai documenti che si conservano presso l'Archivio di Stato e l'Archivio Capitolare della Cattedrale di Forlì e recentemente pubblicati (E. Ricca Rosellini, 1979, pp.33-34). Precedenti commissini erano state assegnate fra il 1642 e il 1644 a G. Cagnacci, che non eseguì mai l'opera e, nel 1645 a A.M.Colonna, la cui impresa forse era già del tutto finita, venne comunque giudicata di poca stima, e quindi rimossa. Particolarmente laboriosa fu per il Cignani l'impresa di coordinare l'illusività spaziale barocca alla profonda cupola ad otto spicchi, architettata dal Paganelli verso il 1630. L'assestamento prospettico delle figure, sul quale il Cignani si cimentò per un ventennio, attraverso "pentimenti" di stere a secco, anche piu' volte sovrapposti sulla prima mano ad affresco, giunge ad interessanti effetti di deformazione anamorfica, non metodica, ma legata alla concitazione gioiosa dei personaggi. La tecnica usata è purtoppo all'origine dei problemi connessi alla conservazione dell'opera. La rappresentazione si ispira alla cupola del Correggio di stesso soggetto nel Duomo di Parma. L'affresco del Cignani venne scoperto il 28 maggio 1706. Nel 1865 il pittore Pompeo Randi curò il primo restauro dell'affresco, ripulendolo, stuccando lacune dell'intonaco e riparando alle lacune del colore con acquerello, steso a tratti e punteggiature. Un secondo restauro venne eseguito nel 1911 da parte del Prof. Fortini di Bologna; un altro a cura della Soprintendenza ai Monumenti di Bologna, nel 1938. Questi interventi apportarono guasti alle diverse stesure a secco date dal Cignani, spingendosi infatti la pulitura alla ricerca della stesura ad affresco. Ultimo e recente intervento conservativo, quello del 1978-1979, eseguito da O. Nonfarmale, consistito in fissaggio del colore con carta giapponese e con consolidante a base di paraloid diluito con clorotene e acetone; pulitura della superficie, invasa dal fissativo a base di colla arabica di precedenti restauri; rimozione delle ridipinture precedenti. L'acquerello è stato usato per legare il tono delle parti scoperte ad affresco, a quelle in cui la tempera meglio si è conservata. Foto di documentazione del restauro del 1978-1979: 41960-41102; 46650-46704
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800023798
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Bologna Ferrara Forli'-Cesena Ravenna e Rimini
  • DATA DI COMPILAZIONE 1981
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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