cinque sensi/ quattro Virtù Cardinali/ Novissimi/ paesaggio/ putti con simboli

soffitto dipinto, ca 1540 - ca 1560

Il soffitto è diviso in diversi scomparti cassettonati comprendenti tre serie di nove tavolette ciascuna: nel primo sono i cinque sensi, rappresentati da figure allegoriche entro motivi a grottesca e decorativi; le immagini si alternano a sfondati paesaggistici pure affiancati da grottesche. Nella serie centrale, sempre entro motivi a grottesca, sono le quattro Virtù Cardinali: sono ben visibili la Fortezza, la Giustizia, la Temperanza, alternate a figure di putti che portano i loro attributi simbolici; la quarta Virtù invece è andata quasi totalmente perduta per l'applicazione di un successivo innesto in legno. Nell'ultima serie sono ben riconoscibili, a seguito di una figura allegorica tratta da modelli incisori, la Morte e il Giudizio, mentre Inferno e Paradiso sono individuati dalla scritta sottostante. Le figure sono alternate a paesaggi. Anche l'intelaiatura lignea è totalmente dipinta con festoni vegetali e motivi ornamentali tratti da grottesche

  • OGGETTO soffitto dipinto
  • MATERIA E TECNICA legno/ pittura
  • AMBITO CULTURALE Ambito Bolognese
  • LOCALIZZAZIONE Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il soffitto è tornato in luce sotto un recente arellato durante i lavori di ristrutturazione, e si impone all'attenzione per la sua rarità: pur esistendo infatti in Bologna e provincia diversi esemplari di soffitti lignei di notevole interesse (si considerino ad esempio quelli siti in Palazzo Comunale, in Palazzo Poggi o in Palazzo Fava), si tratta comunque sempre di sparute sopravvivenze di una tipologia artistica che dovette essere ben più diffusa, come confermano scoperte e restauri degli ultimi anni. Il soffitto di via Marsala presenta motivi che permettono di assegnarlo a date piuttosto arretrate, non molto lontane dalla metà del XVI secolo: in questa direzione conducono i chiari riferimenti al passaggio del Vasari (1539), alle incisioni del Parmigianino o da lui derivate, alla produzione dei Niccolò dell'Abate: motivi che fanno giudicare quest'opera complessa espressione di un momento di passaggio stilistico e di una cultura ricca e diramata, un momento forse antecedente a quello delle più frequenti testimonianze di Prospero Fontana. Ai repertori iconologici a stampa si richiama la tipologia delle figure allegoriche. La figura reggifiaccola dell'ultima serie ad esempio è tratta da un'idea del Parmigianino largamente ripresa nelle incisioni; e già alla scuola di Fontainebleau fa pensare la figura della Temperanza. Bellissimi i paesaggi, che trovano più di un collegamento con quelli eseguiti da Niccolò dell'Abate per la Rocca di Scandiano. Meno alte, e forse di altra mano, le figure dei putti
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800014089
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Bologna Ferrara Forli'-Cesena Ravenna e Rimini
  • DATA DI AGGIORNAMENTO Albonico
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - ca 1540 - ca 1560

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'

ALTRE OPERE DELLO STESSO AMBITO CULTURALE