San Michele Arcangelo
dipinto,
1600 - 1610
Al centro grande figura intera dell'Arcangelo, a grandi ali spiegate, lorica e manto svolazzante; il volto abbassato guarda una sirena,a destra in primo piano, le mani al petto, che calpesta; nella mano sinistra abbassata regge una palma, la destra sollevata in alto è circondata dalle parole: QVIS VT DEVS (in parte coperte dalla cornice). Intorno al capo del'arcangelo una doppia corona di cherubini. Nel fondo a sinistra paesaggio con lago e colline: un vecchio barbato in barca vede il Padre Eterno uscente da nubi; sulla riva del lago la scena di S. Martino con il povero
- OGGETTO dipinto
- AMBITO CULTURALE Ambito Emiliano-romagnolo
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ALTRE ATTRIBUZIONI
Francesco Longhi
- LOCALIZZAZIONE Castel Bolognese (RA)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Si tratta di opera di buon interesse, anche per la complessa simbologia. Di particolare pregio la figura dell'Arcangelo, che si ispira a modelli più antichi, e le scene nel fondo. Da sottolineare la singolarità dell'apparizione della sirena. Sembra da attribuire alla fase ravennate della scuola di Luca Longhi e precisamente al figlio Francesco. Il Gaddoni (1927), che riferisce che l'altare era giuspatronato della famiglia Zacchia Rondinini (il cui stemma appare su una serie di candelieri settecenteschi) identifica erroneamente nella figura centrale l'Angelo Custode. L'iscrizione intorno alla mano destra dell'Arcangelo accerta senza dubbio trattarsi di S. Michele. Il dipinto potrebbe essere legato alla colonna di San Michele del Gargano, portata in chiesa nel 1592 circa
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800010005
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Bologna Ferrara Forli'-Cesena Ravenna e Rimini
- DATA DI COMPILAZIONE 1971
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DATA DI AGGIORNAMENTO
1983
2010
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0