San Giorgio e il drago
dipinto,
1718 - 1718
Franceschini Marcantonio (1648/ 1729)
1648/ 1729
In basso San Giorgio che uccide il drago e sullo sfondo dall'altro lato la principessa nell'atto di fuggire. Al centro, in alto, la Sacra Famiglia su nubi, circondata da una gloria di angeli
- OGGETTO dipinto
-
MATERIA E TECNICA
tela/ pittura a olio
-
MISURE
Altezza: 379
Larghezza: 229
-
ATTRIBUZIONI
Franceschini Marcantonio (1648/ 1729)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Chiesa di S. Maria della Steccata
- INDIRIZZO Strada Giuseppe Garibaldi, 5, Parma (PR)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Fu direttamente il Duca Francesco Farnese a commissionare quest'opera al noto pittore bolognese Marcantonio Franceschini, nel 1718, in occasione della collocazione delle reliquie di San Giorgio in Steccata. L'opera in origine fu richiesta per essere collocata sull'altare del nicchione a sinistra, dovendo sostituire il dipinto del Procaccini "Lo sposalizio della Vergine" poi trasferito nel coro e quindi in Galleria Nazionale (inv. 153). L'artista esefuì l'opera a Piacenza, dove era occupato alla decorazione della cappella della Madonna del Popolo in Duomo, ed il dipinto fu collocato in Steccata, dopo le modifiche apportate all'ancona che fu alzata di due braccia, nel 1719. La tela nutò collocazione nel 1816, quando fu sistemata nella collocazione odierna sull'altare a fronte nel nicchione di destra, per far posto al dipinto di Giambettino Cignaroli
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico non territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800002040
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
- DATA DI COMPILAZIONE 2002
-
DATA DI AGGIORNAMENTO
2005
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0
ALTRE OPERE DELLO STESSO AUTORE - Franceschini Marcantonio (1648/ 1729)
ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - 1718 - 1718
ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'
condividi
