Studi di figure femminili (Artemide)

disegno artistico,

Due figure femminili contrassegnate dalle lettere a e b: quella identificata dalla lettera a corrisponde ad una donna di profilo, assisa con le gambe incrociate ai polpacci, i capelli raccolti, le braccia conserte in grembo, con la mano destra che si protrae lungo la stessa coscia a toccare un cane allerta sulle due zampe posteriori, mentre quelle anteriori sono appoggiate sulle cosce e la mano della figura femminile. La figura contrassegnata dalla lettera b corrisponde ad una donna col volto, dai capelli raccolti, di profilo e il corpo frontale, coperto da un lungo peplo con un nastro mosso dal vento in vita e all'altezza del gomito sinistro della figura. Le gambe leggermente piegate alle ginocchia, il piede sinistro alzato, nell'atto di accennare un movimento. Nella mano impugna un arco e, dietro la spalla sinistra della figura, si può scorgere la parte sommitale di una faretra, che si regge tramite un nastro che corre diagonalmente lungo il busto della figura. In cima al capo una coroncina che termina in uno spicchio di luna al centro della fronte

  • OGGETTO disegno artistico
  • MATERIA E TECNICA carta/ sanguigna
  • AMBITO CULTURALE Ambito Italia Settentrionale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di Palazzo Reale
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Reale
  • INDIRIZZO Via Balbi 10, Genova (GE)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il disegno a sanguigna, che faceva parte della collezione di disegni e stampe del conte Giacomo Durazzo, appartiene a un gruppo - assieme a quelli contrassegnati dal numero univoco di catalogo 0700380505 e 0700380510 - caratterizzato dalla stessa tecnica esecutiva e dall'uso sfumato della pietra rossa, nonché le tematiche di stampo classico e la presenza dello stesso marchio apposto al verso (la lettera C.). Dal punto di vista iconografico appare piuttosto sicura l'identificazione della seconda figura nella dea Artemide, contraddistinta dai suoi caratteristici attributi - l'arco, la faretra e la corona lunare. La figura di destra, invece, potrebbe essere identificata sia nella stessa divinità, a riposo dopo una battuta di caccia, sia in una delle ninfe che erano solite accompagnarla, nell'atto di prendersi cura dei cani della dea mentre ella si trova a caccia
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0700380507
  • NUMERO D'INVENTARIO PAL-GE.INV. 5326
  • ENTE SCHEDATORE Palazzo Reale di Genova
  • DATA DI COMPILAZIONE 2024
  • ISCRIZIONI In cima alla figura assisa - a - a inchiostro - non determinabile
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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