figura femminile

stipo, 1643 - 1643

La cassa di custodia, ai cui angoli anteriori sono motivi ornamentali in bronzo, è sorretta da sei piedini a cipolla in avorio. Il coperchio presenta intarsi d'avorio a filettature geometriche. Ai lati vi sono gli stessi motivi ad intarsio con al centro maniglie formate da teste leonine tra riccioli. Al centro della superficie frontale del mobile emerge un elemento aggettante strutturato come un portale: due colonne con basi e capitelli dorici sorreggono un architrave sormontato da balaustrata. Capitelli, basi e colonnine sono d'avorio; architrave e balaustrata in ebano a scnalatura ondulata.Colonne in ebano con filettatura tortile d'avorio intersiato. Zoccoli basamento d'ebano, come la specchiatura centrale inferiore. Le zone frontali presentano stemmi in avorio entro riquadri di filettature eburnee. Zona centrale decorata con placchetta d'avorio centinata e figurata. Lo sportello centrale apre anche i cassetti della balaustrata e del basamento. Nel vano, due cassettini in ebano con maniglie, e sul fondo tre cassetti celati da sottili tavolette. Inserite in struttura a listelli d'avorio con decori floreali, due file di quattro cassetti laterali, ciascuno a due placchette eburnee con scene di caccia incise e manigliette in bronzo rette da teste leonine

  • OGGETTO stipo
  • MATERIA E TECNICA bronzo/ cesellatura
    avorio/ incisione
    legno di ebano/ impiallacciatura
    legno di palissandro
  • AMBITO CULTURALE Produzione Fiorentina
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Rizzi
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Rizzi
  • INDIRIZZO via Cappuccini, 8, Sestri Levante (GE)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'oggetto fu il dono che Odoardo Farnese fece al suo segretario Jacopo Gaufrido, convolato a nozze nel 1643 con Vetruria Anguissola di Grazzano (Castelnovi, 1972). Probabilmente la figura femminile raffigurata sulla placchetta eburnea centrale è da identificarsi con Margherita de' Medici, moglie di Odoardo Farnese. Lo stipo che, per la presenza degli stemmi, venne inequivocabilmente realizzato in occasione delle nozze, si inserisce in una tipica produzione fiorentina seicentesca, nella quale si prediligeva in particolar modo l'accostamento dell'ebano e dell'avorio per la creazione di oggetti da parata risolti come prospetti architettonici in miniatura. La grande raffinatezza e perizia nell'incisione dell'avorio, i caratteri linguistici delle scenette, la precisione decorativa nella resa dell'abito della dama, rimandano, più che a una manodopera fiorentina che agisce su repertori di maestri nordici, un diretto intervento di un artigiano d'oltralpe attivo a Firenze in collegamento con gli stipettari europei
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA detenzione ente morale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0700099623
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Genova e la provincia di La Spezia
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Liguria
  • DATA DI COMPILAZIONE 1995
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • STEMMI basamento centrale - gentilizio - Stemma - famiglia Farnese-Medici - a sinistra quattro quarti con gigli e bande oblique; a destra sei sfere
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - 1643 - 1643

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'

ALTRE OPERE DELLO STESSO AMBITO CULTURALE