motivi decorativi a volute/ motivi decorativi a girali vegetali/ testa alata/ festoni/ Beato Iacopo da Varagine/ Sant'Ambrogio/ Santa Caterina da Siena/ San Giovanni Battista

pulpito, post 1650 - ante 1693

Sopra un basamento in marmo bianco con specchiature rosse, poggia il fusto che sostiene la vasca ottagonale. Fusto con decorazioni ad intarsio ed elementi scolpiti a bassorilievo, in marmo bianco, a volute, testine di putto, festoni di frutta; catino decorato con cartelle in marmo nero sorrette da festoni di frutti. Le specchiature della vasca mostrano figure in marmo bianco a rilievo, inserite tra ricche decorazioni con motivi a girali, racemi, in marmi policromi intarsiati. Dei quattro lati minori dell'ottagono solo tre presentano figure riconoscibili come San Iacopo da Varagine, Santa Caterina da Siena, e una figura maschile non identificabile, inquadrate in nicchie sormontate da teste di putti. Due lati verso la navata centrale presentano le figure, con gli attributi iconografici tradizionali, di Sant'Ambrogio e di San Giovanni Battista in proporzioni maggiori. Dei due lati sulla navata destra, uno è decorato solo dagli intarsi policromi, l'altro poggia sulla colonna della navata

  • OGGETTO pulpito
  • ATTRIBUZIONI Quadro Anselmo (attribuito)
  • LOCALIZZAZIONE Varazze (SV)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La tipologia del pulpito "a calice convessa ottagonale" ha come prototipo in area ligure il pulpito della cattedrale di San Lorenzo datato 1526 (Scultura a Genova e in Liguria, 1987, I, fig. 339). Il confronto con opere dello scultore savonese Anselmo Quadro ha permesso di attribuire a quest'ultimo l'esecuzione del pulpito di Sant'Ambrogio (Belloni V. 1986, p. 128). L'artista diffuse in area savonese i modi della nuova scultura barocca genovese: la policromia dei marmi, che creano arabeschi florealizzanti, racemi, viticci, forse mediati dai disegni dei tessuti e degli intagli lignei, è tipica di questa nuova scultura, come si può vedere nel paliotto d'altare nella chiesa di San Francesco di Albaro a Genova del 1640 (Scultura a Genova e in Liguria, 1987, II, fig. 65). La stessa tecnica è adottata da Anselmo Quadro in un paliotto della chiesa parrocchiale di Comago, datato intorno al 1660 (Belloni V. 1986, p. 120) e nel pulpito della cattedrale di Noli, del 1679 (Antica Diocesi di Noli, 1986, p. 34, fig. 20). L'influsso della nuova scultura barocca genovese, e del Puget in particolare, si nota nelle figure in rilievo: il movimentato panneggio delle pieghe profonde, l'impeto delle figure, quasi proiettate al di fuori delle nicchie, si trova nelle statue eseguite dal Quadro nella chiesa del Gesù a Genova (Belloni V. 1986, p. 120, fig. 6) in cui l'influsso del Puget è forte
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA detenzione Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0700039605
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Imperia e Savona
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Liguria
  • DATA DI COMPILAZIONE 1989
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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