altare, elemento d'insieme - bottega italiana (secc. XVIII/ XIX)

altare, 1790 - 1810

Altare con ancona molto sopraelevat, alla quale si accede mediante due ripide scalette scandita da due colonne con capitello corinzio che inquadrano un'ampia nicchia entro la quale è alloggiata una statua dell'Annunciata di Salvatore Revelli. La trabeazione fortemente aggettante si conclude al centro, sopra la nicchia, con due volute affrontate. LA cimasa consta di due volute e timpano centrale.h

  • OGGETTO altare
  • AMBITO CULTURALE Bottega Italiana
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Frattini6
  • LOCALIZZAZIONE Taggia (IM)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La prima notizia relativa alla costruzione di un altare maggiore ai Cappuccini risale al 1637 ( U. Martini, Portali e blasoni dell'antica nobiltà tabiese, Colalna storico archeologica della Liguria Occidentale, VII, Bordighera, 1948, p. 51, che però ne attribuisce la commissione a F. M. Novaro, che fu invece il padre guardiano che dedicò nelal primametà dell'Ottocento una lapide tuttora visibile nel coro della chiesa a Girolamo Vivaldi, beneffattore del convento ed effettivo committente dei lavori) ma lecaratteristiche stilistiche di questo altare non sembrano poterlo assegnare ad epoca così antica. Si tratta, forse, di manufatto ( ligneo, come prescriveva la regola cappuccina, contraria allo sfarzo) databile alla fine del sec. XVII inizi XVIII, cometestimonierebbero le volute laterali della cimasa, al centro della quale si trova un timpano mistilineo che accompagna lo sguardo del fedele al baldacchino appesa al soffitto ( si veda, per il motivo delle volute M. Torre, Gli altari, in L'arredo sacro nelel chiese del Tigullio, Quaderni del Catalogo dei Beni Culturali, 3, Regione Liguria, Genova 1985, p. 11 e figure successive). Si tenga inoltre presente che le Memorie del convento, archivio dei cappuccini, vol. I, p. 30, riportano all'anno 1690 una seconda consacrazione della'altare maggiore, evento i nqualche modo legato all'erezione del nuovo manufatto. Per un'esemplare assai simile al nostro (altare maggiore della chiesa della SS. Concezione di Genova) v. A. Frondoni , L'arredo capuccino in Vita e cultura capuccina, Quaderni del catalogo dei Beni culturali, 1, Regione Liguria, Genova, 1984, p. 30, del quale forse il nostro esemplare è precedente, con più ricordi barocchi nelel volute e nel decoro. Nella mensa dell'altare, ricostruita nel 1906 ( v. B. Boeri, Taggia e la sua podesteria, Pinerolo, 1988, voll. II, p. 105; v. anche le Memorie conservate nell'archivio del convento, vol II. p. 1) si conservano le reliquie dei SS. Francesco, Innocenzo, Valentino, Lucia e Benedetta ( Boeri 1988). Nella mensa d'altare ricostruita nel 1906 ( v. Boeri , Taggia e la sua podesteria, Pinerolo, 1988, vol II, p. 105; v. anche le memorie conservate nella'rchivio , voll. II., p. 1)si conservano le reliquie dei SS. Francesco, Innocenzo, Valentino, Lucia e Benedetta ( Boeri, ibidem)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0700039492-0
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Imperia e Savona
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Liguria
  • DATA DI COMPILAZIONE 1985
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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