altare maggiore, insieme di De Canis Vincenzo (sec. XVIII, sec. XX)

altare maggiore,
De Canis Vincenzo (notizie Fine Sec. Xix/ Ante 1928)
notizie fine sec. XIX/ ante 1928

II paliotto dell'altare, in marmo bianco, poggia su una predella a gradini. E' di forma trapezoidale con base sagomata sorretta da finti capitelli rovesciati. E' interamente percorso da motivi fitomorfi, al centro è collocata una cartella quadrilobata in marmo giallo con la raffigurazione a rilievo di un cuore fiammeggiante trafitto da una freccia. Sopra la mensa poggiano due gradinate: la prima in marmo grigio; la seconda in stucco, decorata a finto marmo. Entrambe sono divise in due corpi separati dal tabernacolo. Questo, su basamento parallelepipedo con specchiatura in marmo giallo, è contornato da cornici sagomate a volute arricciate. Nella parte sottostante il basamento e ai lati tarsie geometriche in marmo nero. Il paliotto è addossato alla parete e fiancheggiato da coppie di pilastrini sorreggenti due colonne e due lesene in stucco decorate a finto marmo. Fra i capitelli dorati in stile corinzio due tralci floreali dorati poggiano sulla cornice del quadro. Sopra la trabeazione modanata, al centro, il fastigio fiancheggiato da due angeli seduti su volute. Più in alto una cartella dalla cornice dorata, dove, al centro di una raggiera, è raffigurata la colomba dello Spirito Santo

  • OGGETTO altare maggiore
  • MATERIA E TECNICA marmo/ modanatura/ sagomatura/ intarsio
    stucco/ modellatura/ pittura
  • ATTRIBUZIONI De Canis Vincenzo (notizie Fine Sec. Xix/ Ante 1928): esecutore
  • LOCALIZZAZIONE San Remo (IM)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Riportiamo dal Manoscritto Borea (G.O. BOREA D'OLMO, 1970, p. 115) la notizia della supplica inoltrata dalla compagnia degli agricoltori al Maggior Consiglio, in data 4 novembre 1731, per la costruzione di una cappella dedicata a S.Isidoro, loro protettore, nella Chiesa di S.Giuseppe. Il 10 maggio 1732 è documentata l'avvenuta costruzione della cappella ad opera di uno stuccatore di cognome Colombo, per una spesa di £ 345. Nel 1733 verrà collocata la tela al di sopra dell'altare in stucco (cfr.SCHEDA n. 36). Non si hanno ulteriori notizie fino al 1834, anno in cui vengono rifatti la cornice in stucco che racchiude la tela ed il tabernacolo, supponiamo anch'esso in stucco, considerato 1'ammontare totale della spesa a £ 9 (Libro di memorie.., 1834-1951, pp. 14). Risalgono al 1870 i nuovi interventi nella cappella: rifacimento del gradino in marmo, dei basamenti delle colonne, del contraltare in stucco ad opera del Mastro G. Giordano; doratura degli stucchi; dipintura ad opera del pittore Michele Panizzi, per un totale di £ 211 (Libro di memorie..., 1834-1951, p. 87). Le colonne e le lesene a stucco verranno ridipinte a finto marmo nel 1883 da Giovanni Baglioni. L'altare venne rifatto in marmo da De Canis (Libro di memorie..., 1834-1951, p. 158) e venne consacrato nel 1903 dal Vescovo di Ventimiglia Ambrogio Daffra come ricordato dalla lapide in controfacciata (cfr. SCHEDA n. 42)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0700039247-0
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Imperia e Savona
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Liguria
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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