reliquiario a croce, post 1600 - ante 1799

Il reliquiario è frutto dell'assemblaggio di due pezzi di epoche diverse: il piede e il fusto scanalato, di peoca più recente, e la croce, malamente fissata a questa base non originale. Il piede, a forma quadrangolare sagomata, presenta una decorazione a volute ed elementi fitomorfi. Su di esso, dopo una serie di gole e articolazioni, si innesta un fusto fittamente rastremato sul quale si insercisce, con una cesura attualmente coperta da un nastro adesivo, la parte più antica del reliquiario, costituita da una croce astile in lamina d'argento, probabilmente su supporto ligneo. Il decoro è formato da un motivo a tralcio continuo in cui sono insertiti fiori e foglie di vite. I canti della croce presentano la stessa ornamentazione, arricchita però da una palmetta centrale. La teca, a forma di croce profilata da una cornice rettilinea, è sottolineata dall'inserimento, sul retro, di una raggiera a raggi diseguali. La stessa decorazione compare sul verso del reliquiario e in corrispondenza della teca si nota un grosso fiore a sbalzo

  • OGGETTO reliquiario a croce
  • MATERIA E TECNICA argento/ sbalzo/ cesellatura/ bulinatura
  • AMBITO CULTURALE Bottega Ligure
  • LOCALIZZAZIONE Moneglia (GE)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il Questa croce-reliquiario, contenente parti del legno della Croce e quindi ritenuta senz'altro la più prestigiosa tra i reliquiari della chiesa, viene menzionata nei Registri dei Conti conservati nell'Archivio Parrocchiale di S. Croce, fin dal 1679. Nel 1756 si dà notizia di un'ennesima riparazione del sacro arredo, del quale i Registri parlano a più riprese, sempre menzionando spese di manutenzione per "accomodamenti" non meglio specificati. Lo stato attuale dell'oggetto corrisponde esattamente alle notizie documentarie e testimonia la travagliata vicenda subita. Infatti, il basamento, alla cui esecuzione forse si riferisce quella nota del 1756, è un pezzo di gusto Rococò innestato su di un arredo seicentesco, nel quale per altro la serie di grappe di ferro all'estremità dei bracci e i numerosi chiodini e saldature postume denunzia una serie di riparazioni avvenute in epoche diverse. Il decoro della croce è di stampo ancora cinquecentesco e può essere paragonato con l'ornamentazione che caratterizza alcuni esemplari d'argenterie liguri seicentesche, come l'ostensorio della basilica dei SS. Gervasio e Protasio a Rapallo (cfr. S. Lebboroni, "Gli argenti", in AA.VV., "L'arredo sacro nelle chiese del Tigullio", Genova, 1985, fig. VIIb). Per la finezza della lavorazione e la complessità dell'ornamentazione fitomorfa, particolarmente evidente se messa a confronto con altre croci-reliquiario coeve (come quella del Museo Civico di Rapallo, pubblicata in S. Lebboroni, cit., fig. 53), il pezzo in oggetto va senz'altro considerato come un esemplare di notevole livello qualitativo
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA detenzione Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0700037328
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Genova e la provincia di La Spezia
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Liguria
  • DATA DI COMPILAZIONE 1987
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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