La presentazione di Maria al tempio. Presentazione di Maria Vergine al tempio

dipinto, ca 1690 - ante 1742

dipinto rettangolare dotato di cornice

  • OGGETTO dipinto
  • ATTRIBUZIONI Parodi Domenico (attribuito)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Reale
  • INDIRIZZO Via Balbi 10, Genova (GE)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'episodio ritratto è quello descritto nelle leggende dedicate alla Vergine: al compimento del terzo anno , Maria viene affidata dai genitori ai sacerdoti del tempio. Nel dipinto, il pronunciato taglio orizzontale polarizza la narrazione entro le due metà del campo visivo , connesse al centro dalla scale che porta verso sinistra. A metà è la figura della Madonna bambina, che è colta mentre si dirige verso il gran sacerdote Zaccaria che l'aspetta in cima alla gradinata. Si tratta di una copia ridotta dell'omonima opera di Tiziano Vecelio. Nell'elenco dei quadri venduti alla morte di Domenico Parodi, a Gerolamo Ignazio Durazzo e poi passati nel palazzo di via Balbi , risulta una "copia da Vecelio di 12 palmi". Sebbene le misure non siano esatte con grande probabilità la Presentazione può essere considerata uno dei dipinti "celebratissimi da lui copiati in Venezia" come riportato dal Ratti. Il dipinto originale è posto ancora oggi nel luogo originale: la sala dell'Albergo della Scuola della Carità oggi sala XXIV dell'Accademia di Venezia. Tale dipinto è stato nel tempo modificato dall'apertura di una porta, in basso a sinistra , intervento già ricordato dal Boschini nel 1664 (cfr. Moschini Marconi, 1962);Nell'opera di Palazzo Reale il taglio di sinistra vede invece proseguire i mantelli dei personaggi e la gamba del giovinetto, che è flessa e fasciata da una benda al calcagno. Il copista potrebbe anche avere visto il quadro di Tiziano prima del secondo taglio. Tra i nobili spettatori a sinistra, ritratti dal Tiziano, vi sono certamente i confratelli della Scuola. Il Ridolfi indica quelli di Andrea de' Franceschi "in veste ducale" e di Lazzaro Crasso (con tutta probabilità i due in testa al gruppo). Il Venturi (1950) afferma a proposito del dipinto di Tiziano che egli svolge "l'antica trama di G.B. Cima e del Carpaccio con magniloquente ampiezza cinquecentesca", mentre il Tintoretto solo serberà "della tradizione che risale sino al secolo XIV la grazia del gesto di Maria"
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0700034396
  • NUMERO D'INVENTARIO 1179
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Liguria
  • DATA DI COMPILAZIONE 1981
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
    2016
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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