cenotafio, 1840 - 1840

Il cenotafio è composto da una stele a frontoncino sulla quale si imposta una stele- cippo. Nella prima, la lastra di marmo bianco su cui corre l'iscrizione è inquadrata in basso da un fregio di foglie cuoriformi e in alto da un Kyma di palmette e ovali, ed è conclusa da un frontoncino triangolare, con palmette angolari in funzione di acroteri. Al centro del timpano è scolpito un serpente in atto di mordersi la coda, simbolo di etrnità e di prudenza.Sulla stele cippo sono incisi tre rami di fiori legati da un nastro svolazzante. Si tratta dell'Iris Syrtica, scoperta e descritta dal Viviani. I fiori, parte sbocciati parte in gemme sono dipinti in color rosa e giallo; mentre con il colore verde sono resi gli alti steli con le foglie filiformi e il bulbo peduncolato

  • OGGETTO cenotafio
  • AMBITO CULTURALE Bottega Ligure
  • LOCALIZZAZIONE Genova (GE)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Domenico Viviani, nato presso Levanto nel 1772, fu professore di botanica e scienze naturali e fondò il primo nucleo dell'Orto botanico genovese e il museo cittadino di storia naturale. Predilesse la floristica, scoprendo e descrivendo molte specie nuove nel campo della flora italiana (cfr. Enciclopedia Italiana, v.XXXV, s.v.; Pescetto, 1879).Nell'opera "Florae Libicae specimen", edito nel 1824, in cui sono raccolte alcune piante africane, è dettagliatamente descritta una nuova specie di Iris, "l'Iris Syrtica", dal Viviani già precedentemente scoperta a Genova fuori Porta degli Angeli (cfr. Pescetto 1879, p.11).Due botanici franecesi descrissero molti anni più tardi la pianta, trovata in Arabia, come nuova e mai conosciuta, chiamandola "Iris Egiptica"; immediata fu la reazione del Viviani, che nell'opuscolo "Memoria sopra alcuni plagi in botanica" Milano 1838, rivendicò a sè il primo primato della scoperta.Questa specie di Iris è incisa sul monumento funebre del botanico genovese, ed è colmata con la tecnica della pittura a olio su pietra.L'iscrizione, composta da Lorenzo Costa da Beverino (Pescetto, 1879, p.24) allude alla triste sorte del Viviani, che a cinquant'anni manifestò i primi sintomi di una dolorosa acuta malattia nevralgica, che, associata in seguito all'alterazione delle facoltà mentali, lo condusse al delirio e alla morte nel 1840
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0700031747
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Genova e la provincia di La Spezia
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Liguria
  • DATA DI COMPILAZIONE 1980
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI DOMENICO VIVIANI/ 1840/ LODATO NATURALISTA/ UOMO NON DEGNAMENTE INFELICISSIMO/ MOSTRO' CHE I GRANDI INTELLETTI/ SONO GRANDE LUDIBRIO DELLA FORTUNA -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - 1840 - 1840

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'

ALTRE OPERE DELLO STESSO AMBITO CULTURALE